Ovest Vicentino, focolaio importante in un’altra Rsa della vallata: 31 anziani positivi
Un’altra delle oasi per la terza età, la rinomata Rsa “Casa Tassoni” di Cornedo Vicentino, si trova alle prese con l’assalto del Covid-19, nonostante gli argini rinforzati per tenere al di fuori della struttura il temuto pericolo del contagio.
Nel corso del fine settimana i timori legati alla comparsa dei primi sintomi di malattia si sono rivelati fondati: sarebbero una trentina gli anziani ospiti del centro risultati positivi dopo lo screening che ha coinvolto tutti gli ospiti e il personale operativo nella casa di riposo.
Al numero di uomini e donne in età avanzata assistiti nella struttura di via Garibaldi – sono 31 secondo l’aggiornamento offerto dal sindaco l’altro giorno – si aggiunge quello delle figure professionali con diverse mansioni: sarebbero 3 gli operatori del centro risultati anch’essi positivi e costretti al periodo di isolamento fiduciario presso le proprie residenze. Quindi 34, in tutto, i nominativi inseriti nel database della task force di riferimento sanitario inviata dall’Ulss 8 Berica.
In Casa Tassoni, dopo essere stata annoverata tra le strutture “immuni” alla prima fase di pandemia dello scorso fine inverno, il Covid-19 si era già insinuato nel passato recente tra le maglie strette erette a difesa dei proprio ospiti accuditi con la dovuta attenzione, ma si trattava di casi sporadici, al contrario del focolaio in corso. Giusto una settimana fa i primi tre casi emersi, già un focolaio, senza poter agire in tempo utile per fermare la diffusione ad altri degenti, poco più di un terzo dei quali risultano.
Allo screening di verifica sono stati sottoposti lo scorso fine settimana circa 150 persone, tra questi 70 tra dipendenti diretti e collaboratori che prestano servizio a Cornedo. Proprio nel mese di novembre, dopo la comparsa di due casi isolati, arrivarono al centro e ai suoi anziani gli incoraggiamenti da parte della giunta comunale, in contatto costante, e da parte della parrocchia locale di San Giovanni Battista. Fino a ieri – e questa è la notizia buona da tenere stretta – nessuno tra i contagiati presentava sintomi marcati di malattia.