Dieci pattuglie in strada nel weekend per prevenzione furti e rispetto regole anticovid
Una ventina di carabinieri in forza alla compagnia dell’Arma con sede di Valdagno hanno trascorso buona parte delle festività di primavera in strada nel corso del fine settimana dedicato alla Pasqua. Controllando una cinquantina di autoveicoli e “pattugliando” le vie delle vallate del Chiampo e dell’Agno per il consueto servizio di prevenzione dei furti nelle abitazioni della zona, dopo la recrudescenza del fenomeno criminale dei mesi scorsi.
Associati al servizio di prevenzione anche le attività di verifica del rispetto delle norme del Dpcm in vigore in materia di emergenza sanitaria e di spostamenti tra comuni e tra regioni. In tre giorni di intensa attività sul territorio sono stati fermati 46 veicoli sottoposti ai controlli, in particolare negli orari serali, riscontrando in sette persone – su 79 – elementi ritenuti “interessanti” dal comando valdagnese.
Tra questi, in particolare, i militari sospettano di aver stoppato qualcuno tra pregiudicati noti che vicino nella zona che probabilmente si era attivato per qualche “colpo”. Su qualche nominativo annotato nel corso delle procedure di identificazione, infatti, saranno esperiti degli accertamenti, approfondendo in maniera meticolosa le autocertificazioni prodotte per giustificare i rispettivi spostamenti lungo le strade.
Sul tema dei locali, bar e ristoranti in particolari, i controlli di routine su sette attività di somministrazione di cibi e bevande hanno riscontrato una sola infrazione, già segnalata ieri e risalente al pomeriggio di sabato a Castelgomberto. In un locale di via Roma la pattuglia inviata dalla stazione di Trissino ha comminato sei sanzioni da 400 euro ciascuna per la violazione della materia anticovid. Si tratta del gestore del pub e di cinque clienti che consumavano bevande nelle adiacenze. Tutti in regola, invece, le altre attività sparse in più località delle due vallate.
L’assidua vigilanza messa in campo nella tre giorni di festa dalle forze dell’Arma coordinate dal Maggiore Danilo Ciampino ha portato a buoni risultati: fornire un servizio di prevenzione con la sola presenza visibile rispetto al timore delle violazioni di domicilio, rapine e furti – i cosiddetti reati predatori – e, aspetto ancora più importante da non tralasciare, constatare la sostanziale “buona condotta” della popolazione dell’Ovest Vicentino, vista l’assenza di altre denunce o violazioni importanti alle misure di contenimento del contagio.