Il saluto a Marco De Fusco, analista alla Fis morto nel sonno e trovato dalla madre
Si è celebrato ieri a Valdagno il rito di commiato dedicato a Marco De Fusco, 46enne che vive da solo in un appartamento di zona Campassi, trovato senza vita venerdì della scorsa settimana. Dipendente della Fis di Montecchio Maggiore, Fabbrica Italiana Sintetici, era un analista chimico da molti anni impiegato nell’azienda castellana.
In gioventù, al termine degli studi superiori all’Istituto Marzotto-Luzzatti nella città dove ha sempre vissuto, ad eccezione di una parentesi a Padova per un periodo universitario, Marco aveva sempre coltivato la passione per la musica, mai “riposta nel cassetto” nemmeno in età adulta.
Il valdagnese della classe 1978 – aveva festeggiato a febbraio il 46° compleanno – non era sposato e non aveva figli. Ha lasciato nel lutto il 20 settembre i genitori Paride e Franca, insieme alla sorella Silvia e gli altri parenti comprensibilmente rimasti attoniti alla notizia del decesso improvviso dell’uomo. E’ toccato proprio alla madre, suo malgrado, compiere la dolorosa scoperta una volta andata a trovarlo: si era preoccupata per le mancate risposte a telefonate e messaggi nelle ore precedenti al dramma, a cui si era poi aggiunta l’assenza non preannunciata dal posto di lavoro.
L’arrivo sul posto dei soccorsi sanitari è stato tardivo, Marco De Fusco era irrimediabilmente già spirato. Come da protocolli sono stati chiamati in causa i Carabinieri, con l’equipaggio inviato dalla sede di Compagnia dell’Arma di Valdagno a visionare lo scenario ed escludere un’eventuale morte violenta con complicità di terze persone. Nulla di tutto questo. L’appartamento era chiuso dall’interno, senza alcun segno di presenze “esterne”. Secondo le scarne informazioni utili, l’inquilino non ha avuto modo di chiedere aiuto.
Per il resto, in virtù del rispetto dovuto ai familiari del 46enne e a funerali celebrati, si è deciso di mantenere il più stretto riserbo sulle cause del decesso. La cerimonia di addio si è già svolta ieri, mercoledì mattina, nella chiesa di San Gaetano, con la conosciuta famiglia valdagnese attorniata da persone amiche e vicine in questi giorni di lutto, oltre alle decine di testimonianze di affetto e di conforto che si leggono anche nel web dai giorni scorsi.