L’alpinista-fotografo valdagnese Adriano Tomba espone le sue “Montagne dietro casa’”
Le immagini esposte da Adriano Tomba sono frutto di una profonda visione della montagna, dovuta dalla sua esperienza sia come alpinista che come fotografo. Opere che illustrano con apparente semplicità la complessità del territorio alpino. Da mercoledì 20 aprile, sarà possibile ammirare le sue opere in Galleria Civica di Villa Valle a Valdagno. La mostra intitolata ‘Le montagne dietro casa’ e promossa dal Gruppo Area sarà inaugurata oggi alle 19 con un convegno a Palazzo Festari.
Tomba, oggi 77enne nato a Valdagno dove tutt’ora risiede, inizia a fotografare nel 1982 nelle Piccole Dolomiti veneto-trentine. Nel 1989 e nel 1992 compie due viaggi attraverso l’Ovest degli Stati Uniti e realizza la mostra ‘Le grandi pietre dell’uomo rosso’. Dal 1994 al 1998 collabora con la Scuola di Fotografia Alpina diretta dal prof. Angelo Schwarz, e coordina per due edizioni in Val di Fassa le attività del programma Montagna & fotografia.
Tra il 1999 e il 2004 compie una vasta ricognizione fotografica in Adamello-Presanella. Nel 2010 progetta e realizza la mostra Le nevi di Mario Rigoni Stern che viene proposta a Trento in occasione del 58° Filmfestival Internazionale del Cinema di Montagna. Nella primavera del 2011 effettua un viaggio nel Nord Ovest degli Stati Uniti, attraverso i paesaggi, le culture originarie, gli eventi storici che hanno creato il mito della Frontiera e hanno determinato l’ascesa degli Stati Uniti a potenza continentale. Nel 2014 espone a Boscochiesanuova (Verona) nell’ambito del 20° Filmfestival della Lessinia una serie di fotografie dedicate alla neve.
Nel suo ultimo lavoro editoriale ‘Le montagne dietro casa’, l’artista fotografo mette in scena le Piccole Dolomiti e Pasubio con un volto nuovo, evidenziando le caratteristiche peculiari di quel tipico sistema montuoso, dando allo spettatore una visione più originale del creato.
Foto di Adriano Tomba dal sito: www.adrianotomba.it”Ospitare le foto di Adriano Tomba negli spazi prestigiosi della Galleria Civica – spiega l’assessore alle Politiche Culturali Anna Tessaro – che già accolsero i lavori dei vari Meneguzzo, Lovo, Mendini, ma anche di fotografi come Letizia Battaglia e Mario Dondero, per citarne solo alcuni, è conferma della qualità artistica del suo lavoro ultra trentennale. Tra i chiaroscuri, i giochi d’ombre e luci, i riflessi e le linee sinuose, da un lato, spigolose, dall’altro, la nostra montagna di casa esce in tutto il suo fascino lasciandoci a dir poco estasiati”.
“Abbiamo voluto fortemente questa mostra – spiega il Presidente di Gruppo Area, Luca Romano – non tanto per promuovere genericamente i margini delle “terre alte” a un flusso turistico, peraltro già consistente, ma per accelerare un cambiamento di visione: per tornare ad abitarle; per far lievitare economie circolari con il legno, l’allevamento, le malghe; per investire in tanti micro cantieri di riqualificazione delle seconde case e delle contrade, rinnovo degli agriturismi, recupero di manufatti pietra a vista, destinazione in B&B e vitalità dei rifugi”. L’esposizione resterà aperta fino al 29 maggio e sarà visitabile con ingresso libero nelle giornate infrasettimanali dalle 16 alle 18.30, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12e dalle 16alle 19.