Maltempo, ritrovati entrambi i corpi dei dispersi nell’auto caduta nella voragine – AGGIORNAMENTI

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Ore 11.15 – Ritrovato morto e già recuperato a monte del bacino di Trissino anche il secondo disperso. Le due vittime sono Francesco Nardon, di 34 anni, e il padre Leone Nardon, originario di Schio, di 64 anni. Alle operazioni di ricerca, iniziate subito dopo l’allarme, hanno partecipato senza sosta le squadre a terra del comando provinciale di Vicenza, soccorritori fluviali alluvionali, sommozzatori e droni del nucleo regionale dei vigili del fuoco del Veneto e l’elicottero Drago 149. Il corpo dell’uomo di 65 anni è stato individuato intorno alle 10 nei pressi del bacino di laminazione di Trissino e recuperato dai soccorritori fluviali. Circa un’ora dopo, è stato recuperato dai sommozzatori anche il corpo del figlio, questo dove il torrente lambisce la zona industriale di Valdagno.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Le operazioni dei vigili del fuoco proseguono per il recupero dell’automobile individuata dall’elicottero Drago sempre nel corso del torrente a Cornedo.

Il lavoro dei soccorritori purtroppo per recuperare i corpi senza vita di padre e figlio

Ore 11.00 – “Sto seguendo con apprensione le ricerche di uno dei due dispersi, padre e figlio, che ieri sera sono caduti con l’auto nella voragine di ponte dei Nori a Valdagno. Per l’altro, purtroppo, le speranze sono già finite: il corpo è stato individuato nel bacino di laminazione di Trissino, dieci chilometri più a valle, e le squadre dei sommozzatori sono al lavoro per il recupero. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e alla comunità di Valdagno, che in questo venerdì santo viene colpita tanto duramente da un’ondata di maltempo eccezionale per violenza e quantità di pioggia caduta. Ringrazio la Protezione civile regionale, il Genio civile, tutti i volontari e gli angeli del soccorso che in queste ore stanno lavorando nella Valle dell’Agno e nelle aree colpite da maltempo. Il genio civile di Vicenza, in particolare, ha aperto in serata le casse di espansione di Montebello, Trissino e Caldogno per contenere la piena del Bacchiglione: ancora una volta queste opere di difesa del suolo hanno salvato il Vicentino dalle conseguenze del maltempo. Sottolineo, solo per far comprendere la portata dell’evento meteo, che sono caduti in media oltre 100 mm di pioggia sull’Ovest Vicentino, con picchi a Valli del Pasubio (134 mm) e a Staro (191 mm), su terreni che da lunedì hanno assorbito già 70-120 mm di acqua”. Sono le dichiarazioni del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che alle ore 12 farà il punto sulla situazione del maltempo nella sede della Protezione civile a Marghera.

Ore 10.30 – Ritrovato nel bacino di laminazione di Trissino uno dei corpi dei dispersi nella valle dell’Agno. Dalle 10 è in corso in Prefettura una riunione straordinaria in prefettura a Vicenza per fare il punto sulla situazione e i soccorsi in valle dell’Agno.

Ore 9.40 – Piogge molto intense che hanno portato il Bacchiglione a a Vicenza in poche ore dai 2 metri dell’altra notte ai quasi 5 metri, contenuti solo aprendo il bacino di laminazione di Caldogno intorno a mezzanotte (prima era già stato aperto quello di Montebello). Ieri sera alle 23.40 il Bacchiglione era arrivato a quota 4.62 metri a Ponte degli Angeli ed era destinato a crescere anche nell’ora successiva, fin tanto che non si sono visti gli effetti dell’apertura del bacino di Caldogno. A Ponte Marchese a mezzanotte era già iniziata una lenta discesa, dopo che il fiume aveva toccato quota 2.80. La crescita del Bacchiglione è stata particolarmente rapida e improvvisa, a causa delle intensissime piogge nell’area pedemontana, come Valli del Pasubio e Staro e Staro (qui son caduti 191 millimetri).
Non ha destato invece particolari preoccupazioni, sempre a Vicenza, il fiume Retrone per le scarse precipitazioni cadute in città nell’arco della giornata. La Protezione Civile ha monitorato la situazione per tutta la notte e ieri sera presso il comando di polizia sono arrivati anche il sindaco Giacomo Possamai e l’assessore alla protezione civile Matteo Tosetto per seguire la situazione. Nessuna segnalazione da parte di cittadini è arrivata alla centrale operativa e tutte le strade in città sono percorribili e aperte.
Ore 9.00 – Ivalori delle precipitazioni avvenute da ieri mattina, riassunte dal meteorologa amatoriale Davide Deganello (Piccole Dolomiti Sport), danno l’idea della quantità “storica” di precipitazioni avvenute nella valle dell’Agno e delle Piccole Dolomiti ieri: 
Pian delle Fugazze 200 mm
Recoaro Terme 176 mm
Laghi 167 mm
Posina 166 mm
La Guardia 165 mm
Valdagno 157 mm

Valli del Pasubio 148 mm.
Decine le frane segnalate sui comuni del nord ovest vicentino. Oltre cento gli interventi di protezione civile e vigili del fuoco lungo la valle dell’Agno. Situazione critica a Recoaro, Valdagno, Cornedo. “Siamo in contatto con i sindaci e in supporto con le attivazioni delle organizzazioni di volontariato richieste” ha spiegato l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin.

Ore 8.30 – Pesante la situazione a Cornedo Vicentino. La piena dell’ Agno, passata nella notte, ha portato allo sfioro su tutti e tre i ponti: via Budrion, Briscola e via De Gasperi. “La perturbazione ha segnato un record storico per il nostro territorio: 50 millimetri di acqua per metro quadrato in un’ora” spiega il sindaco Francesco Lanaro. Non si segnalano emergenze di carattere sanitario o per l’incolumità delle persone. La contrada Zamperetti, isolata per ore, è stata riaperta grazie all’intervento e l’aiuto della cittadinanza. Una bambina con disabilità è stata trasportata fuori da via Zamperetti/Stivanelli con l’aiuto dei vigili del fuoco. Al momento si registrano due frane: ai Fini/Gobbi Alti e sulla Provinciale per Quargnenta. Molte le cantine allagate in zona Spagnago e Oltre Agno San Martino, come in via Foscolo, Deledda, Oltre Agno, Strambay. Il sindaco ha voluto ringraziare per il supporto tutti i soccorritori, l’assessore regionale Bottacin e il consigliere regionale Zecchinato, intervenuti nella sede della centrale operativa di Cornedo.

Ore 8. Proseguono senza sosta dalle 2 di venerdì 18 aprile, le ricerche dei vigili del fuoco di un uomo e di suo figlio dispersi sul torrente Agno dopo essere probabilmente caduti con l’auto in una voragine apertasi in via Terragli, a Valdagno.
A partecipare alle ricerche squadre a terra del comando di Vicenza, soccorritori fluviali alluvionali, sommozzatori e droni del nucleo regionale del Veneto e l’elicottero Drago del reparto volo di Venezia. L’area di ricerca è concentrata fra Cereda di Cornedo e Castelgomberto.

Notizia in aggiornamento

 

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