Maltempo, sul crollo del ponte indaga la procura. Il sindaco: “Eventi più grandi di noi”


E’ un week end di Pasqua diverso dagli altri a Valdagno e in tutto l’ovest vicentino, sferzato, nella serata di giovedì 17, da un fenomeno di maltempo senza precedenti almeno a memoria anche dei residenti più anziani. Tanti i danni materiali, ma soprattutto tanto il dolore e la rabbia per la morte dell’imprenditore Leone Nardon, 64anni, e del figlio Francesco, 21, che sul ponte di Via Terragli spazzato via dalla furia dell’Agno, hanno perso la vita trascinati con l’auto dalla corrente.
L’indagine della Procura. Attesa e dovuta l’apertura di un fascicolo, con l’ipotesi di omicidio plurimo colposo, da parte della Procura di Vicenza: al momento senza indagati. Posta sotto sequestro l’area del ponte parzialmente collassato e anche le immagini che, grazie ad una telecamera comunale, avrebbero ripreso gli ultimi istanti di vita dei Nardon con la Fiat Ulysse inghiottita dai gorghi dell’Agno ingrossato dalle violente precipitazioni che sono insistite per ore su quei versanti. Titolare delle indagini, il pubblico ministero Cristina Carunchio, che sulla tragica vicenda dovrebbe nominare già nei prossimi giorni un consulente.
Le parole del sindaco Maurizio Zordan. Visibilmente provato il primo cittadino di Valdagno, sullo scranno più alto della città laniera da meno di un anno e già alle prese con una calamità costata anche la vita di due concittadini: “Conoscevo bene Leone, una persona stimata e un amico. Questi sono fatti più grandi di noi – ha spiegato Zordan – evidentemente i cambiamenti climatici che stiamo vivendo richiedono di ripensare alcuni meccanismi di allertamento, ma ora non saprei nemmeno dire che in termini. Serve una riflessione ampia e strutturata”. E intanto, nel giorno delle esequie la cui data ancora non è stata fissata, Valdagno osserverà il lutto cittadino.
Il punto della Prefettura. I violenti fenomeni atmosferici verificatisi hanno fatto registrare danni in ampie zone dei Comuni di Arzignano, Brogliano, Cornedo Vicentino, Recoaro Terme, Schio, Trissino e colpito, in particolare, la comunità di Valdagno, dove hanno perso tragicamente la vita due persone. Dodici i Centri Operativi Comunali attivati, nei Comuni di Arzignano, Chiuppano, Carrè, Trissino, Valbrenta, Valdagno, Valli del Pasubio, Brogliano, Monte di Malo, Piovene Rocchette, Posina, Recoaro Terme, San Vito di Leguzzano, Santorso, Schio e Torrebelvicino per coordinare le attività per fronteggiare la situazione di emergenza dovuta all’evoluzione delle condizioni meteo avverse. Al fine di gestire le numerose situazioni di criticità e monitorare l’evoluzione della situazione di maltempo nel territorio provinciale, la Prefettura ha seguito le situazioni fin dalla serata del 17, in stretto raccordo con la Sala Operativa della Regione del Veneto, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, l’Amministrazione Provinciale e i Comuni più colpiti dalle avversità atmosferiche. Il Corpo dei Vigili del Fuoco, fin dal pomeriggio di ieri, ha effettuato cinquanta interventi in ambito provinciale, la metà dei quali hanno interessato il territorio di Valdagno.
Le parole del presidente della Provincia Andrea Nardin e il cordoglio della politica. “Tanti sindaci stanotte non hanno dormito per monitorare il proprio territorio – commenta Nardin – Voglio ringraziarli a nome mio e della Provincia. Con loro ringrazio anche tutti coloro che per l’intera notte e ininterrottamente ieri e anche oggi stanno prestando servizio”. Operativi, tra gli altri, anche i tecnici di Vi.Abilità Srl, che si stanno occupando di mantenere aperte e transitabili le strade provinciali, ripulendo i tratti interessati da scarichi di materiale. In particolare, è stato necessario chiudere la SP 246 a Recoaro, a causa di una frana che ha portato in strada una notevole quantità di detriti. “L’abbiamo celermente riaperta – afferma Nardin, sul posto con il direttore della società Fabio Zeni – il personale di Vi.Abilità ha provveduto al disgaggio della parete, mettendola in sicurezza, i detriti sono stati rimossi dalla carreggiata”.
Cordoglio e parole di umana vicinanza dal deputato vicentino della Lega, Erik Pretto: “Sono profondamente addolorato per quanto accaduto a Leone e Francesco Nardon, tragicamente scomparsi mentre si stavano recando a prestare la propria opera di volontari in appoggio ai soccorsi. Si renda il giusto onore a queste persone, che hanno dato tutto per aiutare il prossimo, dimostrando un attaccamento senza eguali alla propria comunità e al proprio territorio”. Cordoglio ma anche la richiesta di non fermarsi alle intenzioni da parte invece della consigliera regionale vicentina del Pd, Chiara Luisetto: “”La tragedia di Valdagno è la rappresentazione più sconvolgente di un territorio veneto fragile dal punto di vista idrogeologico, purtroppo flagellato ripetutamente nel tempo e che necessita di ulteriori investimenti per realizzare nuove opere di difesa. Il dolore è grande e alla famiglia delle vittime va la nostra vicinanza più sentita. C’è la necessità di un’accelerazione in termini di intervento, di politiche più decise, che sbarrino ogni spazio a negazionismi e minimizzazioni sugli evidenti impatti dei cambiamenti climatici”.
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