Muore dopo 13 giorni in terapia intensiva il pensionato finito con l’auto nell’Agno
Alla lunga non è sopravvissuto alle lesioni riportate nell’incidente stradale dello scorso 3 luglio il pensionato valdagnese che per 13 giorni è stato assistito – e operato d’urgenza – prima nel reparto di rianimazione del San Bortolo, a Vicenza, e in seguito trasferito al polo arzignanese del Cazzavillan. L’automobilista, il cui nome è Giuseppe Rossato, aveva perso il controllo della sua vettura “saltando” una sponda dell’Agno e finendo nel corso d’acqua. In quell’occasione rischiò l’annegamento, salvato dai vigili del fuoco prima che la corrente invadesse per intero l’abitacolo. Erano circa le 19 di un lunedì.
Un salto nel vuoto per 6-8 metri, quella sera, lo schianto poi sul greto del torrente. Prima che qualcuno nei paraggi attivasse i soccorsi con una telefonata al 118. Gli specialisti della medicina d’emergenza trovarono l’anziano di 79 anni ancora in vita e cosciente, legata però a un filo tenue che si è definitivamente spezzato l’altro ieri.
Alla preoccupazione forte dei primi di luglio a Valdagno si è aggiunta, poi, la costernazione tra i familiari da quando il decesso di Rossato è stato accertato in ospedale. Un dolore che tocca da vicino in particolare la comunità della frazione di Novale, frazione cittadina della vallata dove viveva con la moglie, e anche a Maglio di Sopra, luogo di lavoro per anni all’interno di un laboratorio che considerava una seconda casa. Ex falegname in proprio, da una quindicina d’anni era andato in pensione, dedicandosi alle sue passioni, passeggiate i boschi della zona e la caccia.
Il tragico incidente per gli effetti a lungo termini si verificò in via dei Lanifici a Valdagno, l’uomo – padre anche di due figli – era diretto verso casa. Furono subito chiamati sul posto i soccorritori del reparto speleofluviale che fa parte dei vigili del fuoco di Vicenza, dovendo agire nell’acqua. Il team di sommozzatori riuscì a estrarre il ferito dall’abitacolo e affidarlo a un’ambulanza del Suem, per procedere al trasporto in codice rosso verso Vicenza.
Domani alle 19 nella chiesa di Novale si reciterà il rosario in suo omaggio, mentre il solenne funerale si terrà giovedì mattina, alle 10, nella stessa casa del Signore. Giuseppe Rossato lascia la moglie Tina, i figli Marianna e Gabriele e tre fratelli, uniti nel suo ricordo insieme agli altri parenti e agli amici di famiglia.