Nadia e Giuseppe, divisi da un vetro in tempi di coronavirus. Ma uniti dal cuore
Ci sono immagini che non necessiterebbero di alcun commento. Che strappano un sorriso profondo, stringono il cuore, bagnano gli occhi, semplicemente emozionano. E’ quasi un dovere condividerne la bellezza e il significato profondo, con il permesso ovviamente dei protagonisti ritratti e dell’autore. E’ la storia ritratta in una foto di Nadia e Giuseppe, lei all’esterno, lui all’interno di un’accogliente struttura per anziani. Sono moglie e marito, a dividerli in tempi di epidemia rimane una finestra di vetro, a unirlo un legame più saldo e duraturo di qualsiasi pandemia.
Giuseppe è da tempo ospite del Centro Servizi Villa Serena, che si trova in piazza Dante a Valdagno. Dove è assistito quotidianamente. Nadia vive in autonomia, ma in tempi di “normalità” non trascorre giorno senza andare a far visita al marito, abbracciarlo prenderlo per mano per una passeggiata nel parco interno alla struttura.
Poi arriva il ciclone coronavirus, il terrore per chi come Giuseppe è un nonno ospite di una casa di riposo. Il resto è storia nota: visite a lungo vietate perfino dei familiari più cari, bandito ogni tipo di contatto fisico. Rimangono solo i telefonini, i tablet e un filo invisibile a tenere legati i cuori di chi ha imparato a volersi bene contro tutti e nonostante tutto. Qui i due fidanzatini perpetui stanno comunicando con i telefoni, nei momenti ribattezzati “incontri alla finestra“.
Eccoli qui ritratti in un’istantanea genuina che fotografa un momento e un simbolo, e forse una generazione. Questo bacio attraverso un vetro, con gli occhi negli occhi a sostituire il mano nella mano per necessità, rimarrà a lungo nella memoria di chi si è coccolato questa immagine. Bravi Giuseppe e Nadia, auguri di lungo amore a voi! Bravi gli operatori e in generali chi li assiste e li accompagna, anche per aver regalato a tutti noi un messaggio di speranza a occhi lucidi e cuori brillantissimi.