La nuova palestra come punto-vaccini. Acerbi: “scelta funzionale e condivisa con Ulss 8”
Il Comune di Valdagno e l’Ulss 8 Berica individuano nella nuova palestra di via Volta il futuro punto vaccini anticoronavirus per la città di Valdagno e paesi limitrofi, ubicata in zona impianti sportivi e a due passi dall’ospedale San Lorenzo. Una scelta che a qualcuno non è andata giù, esprimendo il proprio dissenso con pepati post nella giungla internet, tanto da destare il sindaco Giancarlo Acerbi dal sostanziale “va avanti e non ti curar di loro” sul piano dei social network, utilizzando a sua volta la pagina a metà tra personale e istituzionale nel ruolo di sindaco per esprimere un pensiero al riguardo. E tanto da digitare di suo pugno un testo dettagliato, quasi come uno sfogo, il proprio punto di vista senza il filtro di interviste o comunicati stampa.
L’impianto di recente inaugurazionenel settembre 2020, costato poco più di 2 milioni 200 mila euro cofinanziati da Comune, Provincia e in misura minore da Regione Veneto, è ancora oggetto di un ultimo stralcio di lavori di rifinitura che riguardano lo stabile adibito agli spogliatoi, ma è già utilizzato dalle società sportive cittadine. La palestra con fondo in parquet è stata ritenuta dall’amministrazione la miglior scelta tra le ipotesi sul tavolo. La più funzionale, in altre parole, sulla scorta dei parametri indicati dall’azienda sanitaria, a sua volta indirizzata dai protocolli del Ministero della Salute.
Tra questi, la necessità di ampi spazi riscaldati e ben illuminati, la presenza di aree di parcheggio adeguate all’esterno e di locali utilizzabili come infermeria e servizi igienici, la vicinanza a un polo ospedaliero in caso di necessità, la facilità di ricorrere alla sanificazione, al ricambio d’aria e non ultimo l’assenza di barriere architettoniche, peraltro richiesta in tutte le strutture pubbliche. L’interruzione delle attività in palestra e della classi scolastiche che ne fanno uso, lo stato dei lavori sullo stabile in fase di ultimazione che ospita i bagni e l’indicazioni di altre presunte soluzioni migliori caratterizzano le polemiche sorte all’indomani della scelta. “Con grande dispiacere ho letto alcune frasi pesanti dirette al nostro Comune – scrive Giancarlo Acerbi – in merito alla comunicazione che la nuova palestra di via Volta sarà utilizzata come punto vaccinale per Valdagno e territori limitrofi. Credo che prima di prendersela con il lavoro che molte persone svolgono a favore di tutta la collettività, sia doveroso almeno informarsi per bene. Innanzitutto, come sindaco e amministrazione, siamo stati coinvolti in una decisione che riguarda in prima istanza la salute e la tutela di tutta la comunità valdagnese. Solo questo motivo dovrebbe bastare a farne capire l’importanza”.
Dopo la premessa, si va nei dettagli. “Ci siamo confrontati con la direzione dell’Ulss 8 per individuare la location più adatta – continua il primo cittadino -, proponendo e verificando con appositi sopralluoghi congiunti più di una soluzione. La scelta dell’azienda sanitaria doveva essere fatta secondo rigidi protocolli ministeriali, in base al possesso di diversi requisiti: bene, l’unica location che rispondesse appieno è stata individuata dall’Ulss nella nuova palestra di via Volta. Abbiamo così scartato l’ipotesi delle chiese, di altre palestre o degli altri palazzetti. In alternativa c’era la possibilità di non attivare il punto vaccini di Valdagno e mandare anche i cittadini della parte alta della nostra valle (Recoaro, Valdagno, Cornedo, Castelgomberto) a vaccinarsi a Trissino, compresi gli anziani, che come noto saranno i primi ad essere coinvolti in questa campagna”.