Odore di “marija” quando la vigilessa gli notifica gli atti: carabinieri scoprono serra di marijuana
Arresti e denunce a raffica nell’Ovest Vicentino, a opera dei carabinieri, per reati legati allo spaccio di droga e ai furti.
L’operazione più significativa è stata messa a segno dai carabinieri di Valdagno in collaborazione con la polizia locale Valle Agno e ha portato all’arresto di C.M., 42enne, disoccupato valdagnese con precedenti legati al mondo della droga. In casa dell’uomo è stata trovata una serra per la coltivazione di marijuana. Il rinvenimento è stato possibile grazie all’intuito di una vigilessa, che si era recata a casa dell’uomo per notificargli alcuni atti e alla quale non è sfuggito il nervosismo del 42enne, che ha preferito anche uscire dall’appartamento e firmare le notifiche sull’uscio di casa.
L’agente aveva comunque l’impressione di aver sentito l’odore tipico della marijuana provenire dall’appartamento. Rientrata in caserma ha informato il comandante della polizia locale Valle Agno, Daniele Vani, che a sua volta ha avvertito il nucleo operativo dei carabinieri di Valdagno. Dopo alcuni appostamenti, polizia locale e carabinieri sono quindi passati alla perquisizione dell’appartamento.
Quanto trovato ha confermato il buon fiuto dell’agente: in casa l’uomo aveva infatti allestito una piccola coltivazione “indoor”, realizzando una piccola serra con un armadio in tela, lampade, ventilatori, irrigatori e fertilizzanti. In particolare, al momento della perquisizione, nella serra casalinga c’erano due piantine, mentre in vasetti in vetro erano confezionati 70 grammi di marijuana già essiccata e pronta per la consumazione o la vendita. Oltre all’ “erba”, alla serra, alla strumentazione e ai fertilizzanti, sono stati sequestrati anche materiali per il confezionamento e 250 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita di spaccio. Su disposizione dell’autorità giudiziaria il 42enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida da parte del gip del Tribunale.
Il secondo arresto riguarda invece un cinquantenne siciliano, pure residente a Valdagno, Tommaso Antonio Granito: era colpito da un ordine di carcerazione, emesso a seguito della condanna per insolvenza fraudolenta continuata, ed è stato arrestato dai carabinieri mercoledì mattina 8 luglio e trasferito nel carcere di Vicenza per scontare sei mesi di reclusione. Il 50enne, siciliano, lavora in uno dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta e opera come buttafuori anche in alcune discoteche del vicentino (ma le due attività nulla hanno a che fare con la pena che deve scontare in carcere in quanto diventata definitiva).
L’attività dei militari dell’Arma nella valle dell’Agno e in quella del Chiampo ha poi consentito di denunciare due persone. I carabinieri anche grazie alla fattiva collaborazione e alle segnalazioni dei cittadini, hanno individuato infatti in due distinte attività di prevenzione, la sera del 7 luglio, rispettivamente a Recoaro Terme e a San Pietro Mussolino, due soggetti residenti fuori territorio, con precedenti penali per reati contro il patrimonio, che circolavano a bordo delle rispettive auto con oggetti da scasso e armi da taglio. Entrambi italiani e pregiudicati, T.R. quarantaquattrenne e N.P. ventiquattrenne, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in stato di libertà, e gli arnesi da scasso sequestrati.