Ospedale San Lorenzo, chiude il reparto Covid. Gli ultimi pazienti dimessi o trasferiti
I residui pazienti affetti dal virus Covid-19 in cura all’ospedale di Valdagno saranno dimessi o trasferiti in altre strutture entro la fine di questa settima. Il “San Lorenzo“, quindi, tornerà gradualmente a pieno regime, vale a dire all’attività ordinaria pre-epidemia. A deciderlo la direzione dell’Ulss 8 Berica, ad annunciarlo il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi attraverso un comunicato stampa diffuso stamattina. Secondo i dati riferiti a ieri, domenica 26 aprile, risultavano 11 i malati ancora ricoverati nella struttura, su un totale di 20 posti letti a disposizioni di pazienti colpiti dal virus.
A confermare la scelta già nell’aria dai giorni scorsi il direttore generale dell’azienda Ulss 8, Giovanni Pavesi, dopo un colloquio con il primo cittadino valdagnese. Chi avrà bisogno di ulteriori percorsi di cura sarò trasferito al San Bortolo di Vicenza, ma per una parte dei pazienti affetti dal coronavirus in via di guarigione le dimissioni sono imminenti. Questi ultimi proseguiranno la convalescenza in isolamento domiciliare o strutture alternative.
Una volta “liberato” il reparto Covid, dopo la sanificazioni dei locali le unità di Medicina e Geriatria potranno tornare operative nella loro sede originaria. Una riattivazione completa, quindi, con la possibilità di accogliere pazienti da altre località al di fuori del territorio del nord-ovest vicentino, dove la riconversione alle consuete attività richiederà più tempo.
“Questa comunicazione vale come un nuovo segnale che ci proietta verso un progressivo ritorno alla normalità – commenta così Giancarlo Acerbi -. Voglio ringraziare il dott. Pavesi e i suoi collaboratori per le informazioni e il confronto che non ci hanno mai fatto mancare. Poi tutte quelle ditte e professionisti che in 24 ore hanno allestito gli spazi in modo tale da assicurare qualità di assistenza e di tutela per la salute di pazienti e personale. Grazie alla dedizione e professionalità dimostrata da tutta l’equipe guidata dal dott. Miserocchi, ma anche agli altri reparti, ai medici e a tutto gli operatori, hanno saputo ragionare ed agire come una squadra. Ovviamente spero proprio che in futuro non sia più necessario riaprire il reparto Covid, ma se questo dovesse servire, dopo il test fatto, è confortante sapere che le nostre strutture sono perfettamente in grado di assicurare risposte di quantità e di qualità ancora maggiori“.