Picchia padre e figlio titolari di un bar dopo il rifiuto a servirgli alcolici. Tutti e tre in ospedale

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In attesa dell’avvio dell’iter di giustizia dopo la denuncia arriva un primo provvedimento nei confronti del soggetto pericoloso che l’altro ieri nel centro di Valdagno ha aggredito una coppia di baristi, gestori del Bar Ristorante Roma, mandandoli in ospedale per le lesioni e contusioni subite. Erano appena le 13.30 dell’altro ieri. Si tratta di un volto noto alle forze dell’ordine, già autore di atti contro il “quieto vivere”, di 36 anni, e cittadino italiano.

Il comando provinciale dei Carabinieri ha reso note le iniziali dell’uomo in questione – F.G. quelle fornite – all’indomani dell’arresto avvenuto subito dopo la doppia colluttazione. Oggi intanto dalla Questura di Vicenza filtra la notizia della firma sull’ordinanza di divieto di accesso a qualsiasi pubblico esercizio di Vicenza e provincia per la durata di 3 anni. In altre parole, è stato emesso un “Daspo Willy”. Dall’altro giorno si trova in carcere.

Ad occuparsi della vicenda di cronaca recente è stato il reparto anticrimine della Polizia di Stato, dopo il pronto intervento dei militari dell’Arma Valdagnese mercoledì 7 agosto. Il 36enne, già “su di giri” per l’alcool ingurgitato evidentemente in misura esagerata in altri luoghi, era fuori di sé per aver ricevuto un diniego dopo aver ordinato l’ennesimo bicchiere al bancone del locale di via Roma. Oltre all’abuso di bevande, lo stesso vicentino è risultato “fuori fase” anche per la concomitante assunzione di sostanze psicotrope, come è stato confermato dalle analisi a cui è stato sottoposto coattivamente presso il polo medico del San Bortolo, prima del trasferimento in carcere a San Pio X.

La reazione improvvisa dell’ora detenuto sarebbe stata incontrollabile, avventandosi contro i due gestori tra loro padre e figlio che hanno tentato di opporsi come potevano, di fronte allo scalmanato che non voleva sentire ragioni. Dopo aver menato le mani all’esterno del bar, pare si sia poi allontanato a piedi, mentre i due contusi contattavano il 112. All’arrivo dell’equipaggio dei Carabinieri, il 36enne in un primo momento non si era affatto arreso, tentando di aggredire i due militari che a loro volta hanno messo in pratica le manovre opportune per immobilizzarlo. Viste le condizioni psicofisiche ingestibili dell’aggressore, è stato subito richiesto il supporto anche di un’ambulanza: il corpulento uomo, così come è stato descritto, è stato sedato e affidato ai medici con le dovute precauzioni.

In ospedale hanno dovuto recarsi poi pure i due commercianti, per le botte perpetrate con violenza al volto e al corpo, medicati e poi dimessi con prognosi di guarigione di 15 e di 12 giorni per ciascuno. A loro stanno giungendo messaggi di solidarietà con l’augurio di rimettersi in buona forma al più presto da parte di clienti e amici.