Piccoli musei, la visual artist di casa vince con il “logo Smart”. Che racchiude tre siti pilota
La creatività nel dna. Quella di Francesca Guiotto, artista vicentina di Valdagno, è stata riconosciuta a pieno titolo dopo l’assegnazione del 1° premio del concorso “Be Smart, Design Logo Competition”, con l’opera grafica della giovane candidata – classe ’89 – a prevalere tra una ventina di partecipanti nell’ambito del progetto di levatura europea “Smart”, vale a dire Smart Museums Alliance Representing Territories, con proprio il comune valdagnese in prima linea nella promozione della proposta.
La 31enne visual artist è riuscita a incanalare al meglio il tema del concorso e convincere la giuria con un logo originale che rappresentasse ragioni e prospettive del progetto, trovando un significativo mix evocativo tra il territorio, il tema dell’accessibilità e il trait d’union dell’acqua che lega tre diversi luoghi coinvolti nell’iniziativa internazionale, con finanziamento a monte dell’Unione Europea.
Circa 20 le proposte ricevute per la selezione, con la “buona nuova” che la maggior parte dei concorrenti è stata di età giovane e giovanissima, in media dai 15 ai 30 anni. Una piacevole sorpresa per chi ha scrutato con attenzione i dettagli delle composizioni grafiche da analizzare e poi da scegliere: un lavoro non facile che ha portato a eleggere come vincitrice la creativa valdagnese: artista a tutto tondo, videomaker, illustratrice, specialista dell’animazione e del disegno 3D ma in sostanza di qualunque forma di espressione visiva, laureata allo Iuav di Venezia.
Nel logo confluiscono i valori condivisi alla base del progetto in corso, ma anche simboli di tre diversi territori scelti come “siti-pilota”: la vallata dell’Agno, l’area del Lago di Resia e le montagne austriache di Saalfelden. Luoghi caratterizzati dalla presenza di piccoli musei e da importanti aspetti paesaggistici e culturali. A spiegarlo l’autrice. “Poiché Smart è un progetto collegato al tema del territorio e dell’inclusione, a contornare questi aspetti ho posizionato due mani che accolgono e proteggono – racconta Francesca, tracciando le linee che l’hanno ispirata nel disegnare il logo -. Le montagne di Saalfelden hanno una duplice valenza, in quanto ricordano due matite che richiamano la forte identità artistica e creativa del progetto, simboli di una creazione attiva ed in evoluzione. Infine, il logo completo ripropone la forma di una goccia d’acqua, elemento comune che lega i tre siti pilota coinvolti nel progetto”.
La giovane creativa si aggiudica così oltre al riconoscimento anche un extra rappresentato dall’opportunità di partecipare al laboratorio per la creazione di una Silent Play, a partire da settembre 2020 sotto l’egida del partner “La Piccionaia“, il centro di produzione teatrale con sede nel Vicentino. Un prodotto innovativo e ancora sconosciuto ai più, che mira alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del territorio, con collaborazione tra artisti, esperti locali e cittadini per sviluppare un itinerario performativo, interattivo e multimediale, utilizzando diversi strumenti dal teatro alla ricerca sociale, dalle mappe di comunità all’animazione teatrale, dal workshop autobiografico allo storytelling.