Accordo con la Regione e concessione “lunga” delle terme: per Recoaro il 2023 sarà l’anno del rilancio
“Abbiamo firmato assieme al Comune di Recoaro Terme l’accordo che permette di utilizzare al meglio i 20 milioni di euro assegnati al meraviglioso borgo termale nell’ambito del Pnrr. Un progetto pilota di rigenerazione culturale e sociale ispirato ai principi della sostenibilità economico-finanziaria e dell’efficienza, che sarà il viatico per il rilancio dell’intero comparto del termalismo, che in Veneto vale il 4 per cento nella bilancia turistica”.
Lo ha detto lo scorso 30 dicembre il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in occasione del punto stampa a Palazzo Balbi in cui è stato presentato e firmato lo schema di accordo tra la Regione del Veneto e il Comune di Recoaro Terme, finalizzato alla valorizzazione del compendio termale e idropinico della Valle dell’Agno.
“Questo sodalizio, in cui Recoaro Terme rappresenta il Veneto nel progetto nazionale ‘Attrattività dei Borghi’ del Pnrr, conferma la volontà dell’amministrazione regionale di valorizzare un compendio con una storia favolosa e vissuta, per le sue proprietà curative, da personaggi illustri della politica, della cultura e dell’arte – ha proseguito Zaia -. Questo progetto può fare da apripista a numerose iniziative perché, ce l’ha insegnato la teoria del buon esempio delle finestre rotte, da qui può partire il rilancio del termalismo veneto”.
“Nel Veneto dei primati turistici era doveroso trovare una soluzione per Recoaro Terme, una sfida che, anche grazie alle risorse del Pnrr, ci consente di recuperare e rilanciare un’offerta che rischiava di essere ormai fuori dal tempo – ha sottolineato l’assessore regionale al Patrimonio, Francesco Calzavara -. Oggi abbiamo risorse e partner che ci consentono realmente di rinnovare, a livello infrastrutturale e gestionale, il compendio termale e di investire su una città che accoglierà un’operazione unica a livello nazionale”.
“Con questo primo protocollo firmiamo la concessione del compendio al Comune di Recoaro Terme per 50 anni, un esempio virtuoso di partenariato pubblico e privato che darà grande valore alla gestione futura – ha proseguito Calzavara -. Sapremo dimostrare di essere capaci di far atterrare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di saper spendere bene questi 20 milioni di euro e di creare i presupposti per attrarre i turisti. Recoaro Terme, ancora più vicina e facilmente raggiungibile anche grazie alla Pedemontana Veneta, diventerà la meta veneta per le terme e attrattiva anche dal punto di vista cicloturistico. Una nuova destinazione che contribuirà a superare i 72milioni di presenze turistiche che arrivano nella nostra regione e che, grazie anche a questa realtà, potremo in futuro sicuramente superare”.
Via il “cubo” della Nestlè-San Pellegrino alle porte di Recoaro. L’edificio sarà abbattuto