Cartelli segnavia spezzati sui sentieri di Campogrosso. Tornano i vandali dei monti
Da una parte i volontari del Club Alpino che amano la montagna e favoriscono le escursioni di chi come loro vogliono coglierne l’essenza ammirandone i paesaggi, dall’altra i vandali che delle vette hanno colto solo il vuoto. Quello che con ogni probabilità staziona stabilmente nelle teste di chi ha ben pensato di distruggere i cartelli segnaletici utili ai “naviganti”, nelle vicinanze dell’Alpe di Campogrosso.
A trovare i pezzi sparsi dei cosiddetti segnavia, in alcuni casi abbattuti e in altri spezzati e gettati a terra, sono stati alcuni veri amanti delle Piccole Dolomiti, saliti sopra Recoaro Terme per godersi la fascia prealpina con i colori dell’autunno.
Ad un certo punto, però, percorrendo uno dei sentieri panoramici, si sono imbattuti nei resti della segnaletica rimasta a terra, raccogliendola e avvertendo chi di dovere. Il materiale sarà ovviamente dove possibile aggiustati e ripristinato e altrimenti sostituito. A “far male” non tanto il costo ma il gesto sconsiderato da parte di qualche buontempone che a quanto pare prova piacere nel distruggere l’operato altrui, come accaduto su altre vette vicentine in passato. La scorsa estate era accaduto in un percorso ciclopedonale nella vicina Valli del Pasubio e un anno prima sul Monte Carega erano apparse scritte a deturpare altre indicazioni affisse tra malghe e boschi.
A denunciare il fatto recente è stato il gruppo Cai di Recoaro “Gino Soldà”, dedicato all’indimenticato alpinista italiano, attraverso una segnalazione accurata sulla pagina Facebook. Con la richiesta di fornire informazioni utili da parte degli escursionisti “sani” che s’imbattessero in circostanze analoghe, in modo da provvedere al più presto al ripristino. Oltre a un messaggio colmo di riprovazione per gli autori dell’incomprensibile gesto, impossibile da attribuire ad agenti atmosferici o animali selvatici. Solo una mano umana può spiegare i danneggiamenti multipli. “Un gesto ignobile e irrispettoso nei confronti dei tanti volontari che permettono a tutti di frequentare i nostri sentieri in sicurezza”, come si legge nella nota.
Ad esprimere lo stesso sentimento di sdegno anche i “colleghi” e vicini di casa del Cai di Valdagno. “Non abbiamo parole adeguate per esprimere il nostro disprezzo per questi atti vandalici, perché tali sono e rimarranno sempre. Dopo il lavoro di volontari, persone che si mettono a disposizione per sistemare nel migliore dei modi i sentieri che sono un bene per la comunità e per il territorio”. Nei prossimi giorni sarà probabilmente depositata una denuncia contro ignoti.