I giovani di Rekobalt propongono il “Passo del partigiano”: una camminata tra storia e natura
Il rilancio di Recoaro e dintorni passa anche per le iniziative dei suoi giovani. Il riferimento va in particolare al gruppo Rekobalt, che propone per domenica un itinerario indietro nel tempo e “avanti” tra boschi e sentieri delle Piccole Dolomiti, per raccontare e riscoprire spicchi di un capitolo importante della sua storia. Attraverso una camminata inedita di un paio d’ore, raggiungendo contrade, rifugi e luoghi simbolici della Resistenza vicentina, ma anche punti di osservazione panoramici.
L’appuntamento è per domenica 20 giugno al mattino ed è rivolto a tutti, ed inoltre gratuito, prevista solo un’offerta libera. Basterà munirsi di buona lena, calzature adatte e la giusta curiosità per scoprire cosa propone la prima edizione di “Seguendo il passo del partigiano“.
Quattro tappe ideate dal gruppo giovani per un itinerario suggestivo tra cultura, storia e natura, con figuranti in abiti d’epoca lungo il percorso. E che, stavolta, col favore del meteo – l’evento infatti era stato rinviato a nuova data lo scorso 6 giugno per il maltempo – si terrà l’ultima domenica di primavera. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Recoaro e della collaborazione della sezione locale dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Il percorso è adatto quasi a tutti dotandosi di una tenuta sportiva, in prevalenza su tratti collinari (sconsigliato però l’uso di passeggini).
I quattro “avamposti”. Gli organizzatori indicano dalle 8.30 alle 11 lo start allestito a Casa Marco, in contrada Fonte Abelina a Recoaro, all’epoca della guerra punto di ritrovo dei partigiani recoaresi. Da qui inizia il viaggio indietro nel tempo – anche se in salita – che riporterà i partecipanti ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, a ritroso di oltre 70 anni. Senza rivelare troppo sull’evento complessivo, per non privare i partecipanti delle sorprese lungo il tragitto, ad attendere la comitiva in movimento ci sarà poi la “mamma partigiana” in contrada Caile, che racconterà della Missione Dardo e della permanenza dei soldati inglesi in “incognito”. Terza tappa tra panorami mozzafiato e musica dal vivo in località Teda Strasina per poi avanzare verso il quarto e ultimo avamposto sul Monte Spitz, sui ruderi dell’albergo distrutto da un attacco dei nazisti. Concludendo la mattinata con un tipico caffè cimbro”.
“L’idea è nata da due ragazzi del nostro gruppo – spiega Martina Santagiuliana in vesti di portavoce degli organizzatori -, poi ci siamo interessati un po’ tutti, ad esempio scavando nella storia, scoprendo cose curiose e interessanti ,e rintracciando anche i nipoti della Mamma del Partigiano. Il resto insomma è da scoprire domenica per chi vorrà partecipare”. Tutte le informazioni utili si possono trovare sulla pagina Facebook del Gruppo Giovani Rekobalt o sul profilo Instagram. Il tempo di percorrenza medio è stimato in 2/3 ore, ma dipenderà sia dalla “gamba” che, soprattutto, da quanto si sceglierà di sostare nelle diverse tappe da approfondire.