La giunta Cunegato si presenta: nuova guida al paese dopo 8 mesi di commissariamento
Domani mattina alle 10.30 la sala consiliare del Municipio di Recoaro Terme terrà a battesimo il nuovo governo della cittadina termale, con la presentazione dei componenti della prossima Giunta comunale entrante. Si tratta di un appuntamento rivolto alla stampa e alle autorità locali.
Ad otto mesi di distanza, dunque, Recoaro tornerà ad avere un organismo esecutivo composto da assessori e consiglieri con delega intorno ad Armando Cunegato, che si appresta così a inaugurare ufficialmente il suo terzo mandato di sindaco, il primo in vesti di “vicino di casa”, dopo il decennio da primo cittadino di Valli del Pasubio, paese confinante.
Un nuovo tassello che va ad inserirsi nella normale e graduale presa d’incarico da parte del neo sindaco, eletto al termine del testa a testa con l’unico sfidante Stefania Pastore. Le percentuali hanno espresso il verdetto con un 61,6% a favore di Cunegato, pari a poco più di 2.350 recoaresi che hanno sbarrato il suo nome come preferenza. A salutare la sede dell’ente locale nei giorni scorsi è stata il viceprefetto di Vicenza Renata Carletti, incaricata del ruolo di commissario in seguito alle dimissioni del precedente sindaco Davide Branco, dopo una crisi di giunta conclusasi con una spaccatura insanabile lo scorso inverno.
Con la conferenza stampa prevista per domattina si darà il via ufficialmente al nuovo corso, in attesa poi dell’insediamento formale al prossimo – e ormai vicino – primo consiglio comunale. Che sarà composto da 12 persone, due terzi per la maggioranza e un terzo per la minoranza. Ecco i nominativi dei proclamati eletti: Sonia Benetti, Luca Antoniazzi, Enrico Storti, Ilaria Sbalchiero, Antonello Tomasi, Cristina Camposilvan, Stefano Modesto Cornale e Paolo Asnicar per la lista “Recoaro Terme 2030”; Stefania Pastore (la candidata di area centrodestra fermatasi al 38,4% dei voti), Antonella Tomasi, Kevin Vinetti e Stefano Spanevello per la lista “Stefania Pastore Sindaco”.
Due le curiosità da evidenziare: la presenza dei “quasi omonimi” Antonella e Antonello Tomasi, di fede opposta in consiglio comunale, e il matrimonio-lampo con rito civile già celebrato dal sindaco neoletto, non appena indossata la fascia tricolore nei giorni scorsi.