Orsato fischia… 10 rigori in Champions e si prende pure una pallonata all’addome
Sa di calcisticamente epico il doppio confronto internazionale di calcio tra Manchester City e Real Madrid, che ieri sera ha spodestato i detentori della Champions League inglesi dopo i calci di rigore e un 4-4 complessivo nel punteggio (3-3 spettacolare al Bernabeu, 1-1 ieri sera dopo 120′ di battaglia vera al Etihad Stadium). Testimone oculare e “dentro” le fila del match di ritorno di mercoledì a Manchester è stato l’arbitro vicentino Daniele Orsato, il più vicino di tutti a vivere le emozioni e le tensioni dei campioni dei due club a giocarsi l’unico pass per le semifinali sfidarsi dal dischetto, per decretare la vincitrice dopo l’extratime che non ha ritoccato l’uno a uno (in rete il Real con il brasiliano Rodrygo in avvio, pareggio di De Bruyne, asso olandese, a un quarto d’ora dal 90′).
Dieci saranno i calci di rigore calciati come da regolamento, senza necessità di procedere ad oltranza, a causa degli errori di due portacolori dei Citizens (Bernardo Silva e Kovacic) o se si preferisce delle parate di Lunin, contro l’unico – iniziale peraltro – di Modric. Finisce quindi 4-3 dal dischetto, 5-4 il finale di ieri sera, 8-7 nel computo dei 210′ di gioco più i penalties. Il Real Madrid vendica lo 0-4 del ritorno della semifinale 2022/2023, Carlo Ancelotti porta ancora il suo nome e la sua firma tra le big4 d’Europa, con sfida al Bayern Monaco, da ex.
Tutto sotto gli occhi del “biondo” di Recoaro Terme, l’altro italiano della partita insieme ai colleghi dell’Aia: guardalinee Ciro Carbone e Alessandro Giallatini, quarto uomo Maurizio Mariani, al Var Massimiliano Irrati e Paolo Valeri. Oggi di rientro dall’Inghilterra in Veneto dopo lo spettacolo e la responsabilità di dirigere un duello decisivo sotto gli occhi di decine di milioni di appassionati nel mondo davanti alla tv oltre ai 53 mila circa spettatori presenti intorno al terreno di gioco dell’Etihad.
Rimasti nello stupore più totale, quando, al 62′ della ripresa una palla pericolosa schizzata sulla tre quarti di attacco dei padroni di casa – dopo una respinta del fenomeno Valverde – finisce dritta e forte tra l’addome e il basso ventre del malcapitato Daniele, che non se l’aspettava e costretto a interrompere il gioco per un minuto per riprendersi. Con intorno i calciatori a scambiare con lui battute, secondo i commentatori tv tra chi gli chiede un “come sta?” e “a chi va il pallone?”, rispettivamente il difensore spagnolo Nacho e il vichingo di Norvegia bomber Halland.
Nulla di grave per il fischietto vicentino, giusto il tempo di riprendere fiato e regalare un mezzo sorriso accennato, il quale ricorderà insomma della serata di Manchester, oltre la spasmodica tensione nei volti dei rigoristi di un quarto di finale di Champions League, anche una pallonata al basso ventre in mondovisione. Ironia della sorte, proprio Valverde, cecchino anche dagli 11 metri oltre che nell’occasione, riceverà il premio di mvp del match.