Orsato saluta la serie A dopo 290 gare. Ora gli Europei per l’ultimo “fischio” della carriera

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Orsato ieri all'ultima apparizione in serie A (immagine da pagina FB "Chiamarsi bomber")

Una maglietta con la cifra 290 stampata, il “pasilio de honor” e l’omaggio di tifosi viola e della Dea nell’ultima partita diretta in serie A da Daniele Orsato nel match di recupero che conclude ufficialmente la stagione in Italia. Per il recoarese, 48enne fischietto della sezione di Schio, un ulteriore impegno internazionale prima di chiudere definitivamente la carriera arbitrale, ai prossimi Europei di Calcio in Germania.

Nella passerella finale presenti anche gli effetti più cari di Orsato, la moglie e uno dei figli a scendere in campo con lui. Poi le strette di mano e gli abbracci ripetuti con calciatori delle due formazioni schierate e gli allenatori di Fiorentina e Atalanta, in un prepartita in cui si sono celebrate anche le due imprese in Europa dei due club: quella incompiuta dei viola – sconfitti 1-0 solo ai tempi supplementari dall’Olympiakos di Atene in Conference  League -, e l’apoteosi bergamasca in Europa League ai danni del Bayer Leverkusen (3-0).

Daniele Orsato, vicentino nato a Montecchio Maggiore ma cresciuto a Recoaro Terme dove tutt’oggi vive, compirà 49 anni nel prossimo mese di novembre: oggi è il direttore di gara più anziano per età in attività e per militanza dei fischietti in attività e il secondo in assoluto per numero di partite dirette nella storia del calcio italiano, alle spalle del solo Concetto Lo Bello (328). Solo dieci giorni fa ha dovuto affrontare con il padre, il fratello e gli altri parenti un grave lutto di famiglia, per la perdita della madre Maria Teresa.

Ripercorrendo la carriera, Daniele ha iniziato ad arbitrare nel 1992, a dirigere partite di pallone sui campi di periferia del Veneto agli albori e nella sua carriera ultratrentennale in tutto il mondo. Dieci anni dopo, nel 2022, l’approdo tra i “pro” in Can C. In patria ha diretto tre ultimi atti di Coppa Italia, per quattro anni di fila eletto miglior arbitro italiano dall’Aic, l’associazione calciatori. La finale di Champions League nell’agosto del 2020 tra Psg e Bayern Monaco – in questa stagione un quarto di finale e una semifinale a lui affidate nella massima competizione per club continentale – e la semifinale dei Mondiali di Calcio in Qatar tra Argentina e Croazia costituiscono i picchi del direttore di gara di punta nell’ultima decade tra i fischietti tricolori, dopo la promozione a internazionale avvenuta nel 2010.

Ieri sera la consegna delle magliette di Fiore e Atalanta (qui con il capitano viola Biraghi)