Scivola e si procura un taglio alla gamba. Elisoccorso al confine tra Veneto e Trentino
Domenica di spedizione di soccorso per il gruppo Cnsas di Recoaro-Valdagno, salito a Cima Plische proprio sul confine regionale tra Veneto e Trentino per prestare l’aiuto necessario a una giovane donna di 31 anni, rimasta ferita seriamente dopo essere scivolata tra gli spuntoni di roccia a quasi 2 mila metri di quota.
La richiesta di intervento è giunta alle 13.15 di ieri da parte della centrale del 118, dopo che il compagno di salita sul sentiero 113 “Dell’omo e la dona” ha segnalato il profondo taglio ad una gamba occorso alla 31enne padovana, in seguito alla caduta per alcuni metri. Una ferita che ne pregiudicava la deambulazione e che, soprattutto, necessitava di cure il più tempestive possibili.
Motivo per cui è stato allertato anche l’elisoccorso d’emergenza, con un velivolo inviato sulle Piccole Dolomiti ma che a causa delle nuvole dense e basse sulla zona di montagna, a 1.700 metri di altitudine, non poteva intervenire direttamente sul posto. Pertanto sul Monte Plische gli otto soccorritori saliti in quota si sono diretti verso il punto di incontro con l’intento di raggiungere l’infortunata – E.Z. le sue iniziali -, trovando poi un “varco” tra le nubi che ha consentito l’avvicinamento dell’elicottero.
La giovane di Camposampiero è stata quindi assicurata al “gancio” con una manovra di hovering, lo stazionamento in volo, vista l’area impervia e le condizioni meteo difficili che non consentivano l’atterraggio in sicurezza. L’escursionista è stata infine issata a bordo e trasportata all’ospedale San Bortolo di Vicenza, in codice giallo. Non correva rischi per la sua salute in generale, ma è stata subito affidata ai medici per una verifica sui danni riportato all’arto ferito.
La doppia squadra del Soccorso Alpino incaricata del recupero si è occupata poi di scortare l’accompagnatore della ragazza padovana verso la sua auto senza correre altri pericoli, da dove è partito alla volta del nosocomio berico per raggiungere la compagna della sfortunata gita tra le vette veneto-trentine.