Trovato morto il cigno reale “principe” del laghetto. Con il collo spezzato
Il cigno reale, il “principe” del laghetto superiore del parco di Recoaro Terme, è stato trovato senza vita ieri mattina, riverso nell’acqua. Sarebbe stato ucciso volontariamente, forse per mano umana, lasciando sola la compagna, l’altro esemplare – femmina – con cui in coppia allietava bambini e turisti in cerca di ristoro e tranquillità nell’area naturale della cittadina termale. La notizia si è diffusa ieri di bocca in bocca tra i recoaresi, avviliti per la perdita di un simbolo della comunità spesso “modello” in tanti scatti fotografici e insieme arrabbiati e sedegnati all’ipotesi che qualcuno possa aver barbaramente ammazzato l’uccello acquatico.
“Il corpo è ora all’esame dei veterinari e dell’istituto competente – spiega una nota del comune di Recoaro affidata al canale ufficiale – per definire le cause della morte se naturali, accidentali o per mano umana. Vi terremo informati”. Il cadavere del cigno, raccolto nello stagno, è già stato consegnato agli specialisti del settore per essere esaminato. Il collo dello splendido animale sarebbe spezzato, un indizio che potrebbe far propendere per un atto di violenza gratuita, anche se non si può escludere a priori un incidente. Se fosse confermata l’ipotesi più scatterà una denuncia (contro persone ignote) al fine di avviare le indagini e individuare il responsabile del gesto esecrato.
Affidate a carabinieri forestali e ai colleghi dell’Arma della stazione di Recoaro, i primi a recarsi nel parco dopo la segnalazione giunta in comune da parte di una signora che di buon mattino passeggiava intorno al laghetto. Nell’altro bacino inferiore realizzato all’interno dell’area verde vivono altri due cigni più giovani: rimangono complessivamente in tre, quindi, a “regnare” sul parco. A tutelarli e garantire sicurezza nella zona dovrebbero sorgere degli impianti di videosorveglianza nel futuro prossimo, come afferma il sindaco di Recoaro Davide Branco sulla pagine del Giornale di Vicenza.