Rientra in Veneto il Consigliere gravemente ferito a Roma. Il medico rimane in coma
La notizia dell’incidente di bicicletta occorso al dottor Guido Novella, corredata dalla conferma delle sue gravi condizioni di salute, aveva suscitato una profondo preoccupazione a Valdagno una quindicina di giorni fa. Proprio nella città dove vive lo stimato medico di famiglia da poco in pensione – ha 69 anni -, consigliere comunale in carica, e dove ha costruito la sua carriera professionale oltre che averla eletta a propria casa.
Un incidente avvenuto durante una parentesi di vacanza appena iniziata nella capitale, subito interrotta lo scorso lunedì 3 agosto a causa di una caduta dalla sella di una bici, con conseguente ricovero urgente presso l’ospedale romano San Giovanni. Forse una buca sull’asfalto o una distrazione sui pedali gli sono costate un violento trauma alla testa.
Dal letto di rianimazione dove è stato seguito dai colleghi medici, il dottor Novella non si è finora risvegliato, ma lo stabilizzarsi delle sue condizioni cliniche hanno almeno permesso, nei giorni scorsi, il suo trasferimento in Veneto. Ora si trova nella terapia intensiva del polo dell’Ovest Vicentino “Cazzavillan”, in stato di coma, opportunamente attrezzato per seguire l’evoluzione. A renderlo noto l’edizione odierna de “Il Giornale di Vicenza“. I suoi cari avranno almeno modo, con la nuova sistemazione nella struttura di Arzignano, di essergli vicino, a pochi chilometri da Valdagno, in particolare la moglie che lo aveva accompagnato nel viaggio in Lazio e che non lo ha mai lasciato solo.
Intanto a Valdagno e in generale nella vallata si è cercato di mantenere un certo riserbo sulla vicenda e sull’effettivo stato di salute del consigliere comunale, assente dallo scranno dal quale forniva sostegno alla maggioranza consiliare e la sua competenza in vari settori della vita pubblica. Non solo in materia sanitaria vista la sua professione, ambito in cui aveva ricoperto anche il ruolo di assessore in un precedente mandato amministrativo: in qualità di esperto di cooperazione internazionale e solidarietà è stato incaricato di una delega a lui cara. E che tutti, senza distinzione di fede politica o appartenenza all’uno o all’altro gruppo, si augurano possa tornare a svolgere quanto prima, e in buona salute.