Siccità, firmata l’ordinanza per “risparmiare” sui rubinetti. La lista di divieti per limitare gli sprechi
Anche a Valdagno si mette mano al rubinetto in senso figurato, fornendo alla cittadinanza consigli di buona condotta civica per limitare gli sprechi di acqua e imponendo alcuni divieti contenuti in un documento firmato ieri mattina dal sindaco Giancarlo Acerbi. Valido per un mese a partire, contiene un vademecum da rispettare per garantire a tutti l’acqua potabile anche nel caso il clima arido di quest’estate continuasse a protrarsi nel tempo.
Visti il periodo di siccità prolungata, mitigata solo in minima parte dai giorni recenti, e i richiami delle autorità competenti, è entrata in vigore con effetto immediato l’ordinanza per contenere i consumi di acqua potabile. A vigilare saranno gli agenti di polizia locale del consorzio “Valle Agno” e i carabinieri della compagnia locale.
Il provvedimento, da subito in vigore, vieta sino al 31 agosto nel territorio comunale di Valdagno l’utilizzo di acqua corrente dall’acquedotto cittadino per il lavaggio di piazzali e vialetti (salvo documentata ed evidente situazione inerente l’igiene pubblica e previa autorizzazione dei competenti uffici comunali) e di autoveicoli (con la sola esclusione degli autolavaggi), oltre alla messa in funzione di fontane ornamentali, zampilli, piscine, e per l’innaffiamento di prati, giardini e orti con qualsiasi mezzo o apparecchiatura, fatto salvo l’uso di serbatoi per il recupero dell’acqua piovana.
I proprietari di pozzi artesiani sono invitati ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni del Genio Civile che ordinano in tutto il territorio della Provincia di Vicenza, tra le altre cose, che l’erogazione dei pozzi salienti a getto continuo sia regolata con idonei dispositivi di chiusura, in modo da eliminare qualsiasi erogazione a bocca libera. La popolazione è inoltre chiamata a ridurre i consumi domestici di acqua ai soli usi potabili e igienici, adottando le “buone pratiche” indicate dalla Società Viacqua nel proprio sito istituzionale.
Dal provvedimento sono esclusi gli agricoltori e floricoltori. In caso di trasgressione di uno dei punti contenuti nell’ordinanza comunale sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. “Il documento – si legge nel testo ufficiale – è finalizzata al contenimento del consumo e alla limitazione degli sprechi di acqua al fine di garantire la fornitura di acqua potabile necessaria per l’uso domestico e civile”.