Sospese una serie di attività: Valle dell’Agno e parte della Valchiampo diventano “zona arancione”


Da giorni i sindaci della Valle dell’Agno e alcuni della valle del Chiampo erano preoccupatissimi per la quantità di contagi. Ora la decisione ufficiale, assunta sabato e diffusa nel tardo pomeriggio: il territorio diventa il primo caso di semi-lockdown nel Vicentino nella seconda ondata, con una serie di provvedimenti specifici, assunti dai sindaci stessi, in accordo con l’Ulss 8 Berica, visti i numeri dell’epidemia da Covid-19.
Intorno alle 19 di sabato 31 ottobre, i sindaci di Arzignano, Valdagno, Chiampo, Trissino, Cornedo Vicentino, Castelgomberto e Brogliano hanno quindi comunicato congiuntamente alla popolazione una serie di misure straordinarie, che entreranno in vigore lunedì 2 novembre e lo resteranno fino al 24.
Obiettivo delle ordinanze è porre specifiche limitazioni a quelle situazioni che potenzialmente possono recare pericolo di contagio ad anziani e bambini, notoriamente le fasce più indifese della popolazione. Nel dettaglio, l’ordinanza è stata redatta in forma tabellare per permettere alla popolazione una facile lettura e comprensione delle misure adottate.
Ecco le restrizioni adottate nei sette comuni:
La decisione è stata presa dopo che il direttore generale dell’Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi ha scritto una nota ai sindaci dei sette comuni e li ha incontrati in una lunga riunione ieri sera, nella quale ha evidenziato come la situazione epidemiologica dei Comuni dell’Ovest Vicentino, presenta un numero di positivi (proporzionato al numero di abitanti) nettamente superiore rispetto alla media dell’Ulss 8, che è di 0,43%, mentre in alcuni comuni dell’Ovest vicentino si registrano picchi superiori all’1%: praticamente il doppio.
Preso atto della situazione di emergenza sanitaria, i sindaci dei comuni interessati si sono così oggi coordinati per analizzare e concordare misure comunali di contenimento del contagio, decisioni amministrative poi condivise dallo stesso direttore generale in quanto necessarie per arrestare la diffusione del virus Sars-Cov-2. Le decisioni dei primi cittadini son prese “in conformità all’art. 50, comma 5, del D.lgs. 18.08.2000, n. 267 (secondo cui il Sindaco adotta ordinanze contingibili e urgenti in caso di emergenze sanitarie)”.
Le limitazioni sono state titolate “Misure comunale per il contenimento del contagio – Livello 1 ”, proprio per indicare che si tratta dell’applicazione di un primo set di misure restrittive: nel caso in cui la situazione contagi non migliorasse, saranno valutate e coordinate misure ulteriori (Livello 2). “La straordinaria emergenza ha richiesto – commentano i sindaci tutti insieme – un importante e storico confronto e collaborazione tra sindaci, allo scopo di adottare misure ragionate e condivise, che potessero garantire una certa uniformità interpretativa nei territori dell’Ovest Vicentino. La nota dell’Ulss 8 è preoccupante, e la situazione sta diventando potenzialmente pericolosa per i nostri cittadini. Chiediamo a tutta la popolazione massima cautela e pieno rispetto delle normative anti contagio”.