Bloccano la Miteni travestiti da animali: torna la protesta No Pfas (VIDEO)
Protesta davanti alla fabbrica chimica Miteni di Trissino: decine di attivisti in tuta bianca, camuffati con maschere di animali, si siedono davanti all’ingresso dell’industria impedendo il transito di uomini e merci, oltre all’accesso dei lavoratori.
La protesta (il video su globalproject.info) è iniziata stamattina presto, senza preavviso da parte degli attivisti del gruppo “Climate Defense Units”. La contestazione è legata alla contaminazione in falda nell’Ovest Vicentino da Pfas, i composti perfluoro-alchilici a catena lunga prodotti fino ad alcuni anni fa nello stabilimento trissinese.
Di seguito, una nota degli attivisti:
Nuovamente in azione gli “angry animals” delle Climate Defense Units, questa volta contro l’avvelenamento delle terre e delle acque nel territorio di #Vicenza. Gli attivisti questa mattina hanno deciso di bloccare il cancello della fabbrica “Miteni”, quella che recentemente è stata definita una “fabbrica di morte”, per aver avvelenato con sostanze pericolose e cancerogene le acque potabili della zona per decenni. Gli attivisti chiedono l’immediato sequestro della fabbrica e la ricollocazione dei lavoratori nella bonifica dell’area.
L’iniziativa vuole anche lanciare la partecipazione alle giornate del 4 e 5 novembre a Bonn contro una delle miniere di carbone più grande d’Europa e in occasione del COP23, a cui parteciperanno molti attivisti italiani con lo slogan “System change not climate change”.
In merito alla protesta, l’ufficio stampa della Miteni ha diramato una nota nella quale sottolinea come essa abbia impedito non solo lingresso ai lavoratori, ma anche ai furgoni di due ditte che stanno eseguendo i lavori sul completamento del barrieramento della falda. “L’unico risultato della manifestazione – è scritto – quindi è stato ritardare il proseguimento delle attività di ambientalizzazione che, come già annunciato, hanno portato a intercettare gli inquinanti storici presenti nella falda sottostante oltre il 99%. Interferire con il lavoro dello stabilimento oggi significa solo ritardare la bonifica in corso visto che Miteni sta depurando la falda e non produce più Pfos e Pfoa da anni”.