Bracconaggio di uccelli protetti: 22enne senza licenza di caccia sparava anche di notte
Operazione antibracconaggio conclusa con successo dalla Polizia Provinciale di Vicenza, con un giovane cacciatore di appena 22 anni denunciato in Procura e un vero e proprio arsenale di armi – di cui una detenuta illegalmente -, uccelli protetti e una lepre di bosco custoditi in una cella frigorifera sequestrati nel corso di un blitz in scena in un’abitazione di Trissino. Come ulteriore aggravante, il vicentino non è ancora in possesso della licenza di caccia, ma solo di quella per il tiro a volo sportivo.
Per lui una sfilza di capi d’accusa di cui rispondere in futuro in Tribunale: esercizio della caccia sprovvisto di licenza, porto abusivo di armi, detenzione di fauna morta protetta e particolarmente protetta, detenzione di un’arma da sparo non denunciata e manomessa, omessa custodia di armi da sparo e munizioni.
A giustificare il controllo mirato degli operatori dell’ente competente in materia di caccia e tutela della fauna selvatica è stata una segnalazione pervenuta al comando della Polizia in contra’ Santi Apostoli a Vicenza. La “dritta” riguardava l’azione di bracconaggio anche in orario notturno da parte di soggetti ignoti. Una volta individuato il presunto bracconiere nella prima fase di indagini, le attenzioni dei poliziotti sono state concentrate sulle abitudini di D.P., giovane trissinese classe 2001. Una volta appurata l’attività illecita del ragazzo appassionato di caccia ma incurante delle regole venatorie è scattata la perquisizione nel domicilio dello stesso, oltre che nell’automobile.
Le verifiche sul giovane hanno permesso di appurare che lo stesso D.P. risultava possessore di porto d’armi per l’esercizio del tiro a volo ma non di quello specifico per la caccia, per ottenere il quale stava frequentando apposito corso. Nell’autovettura del 22enne gli agenti hanno trovato cartucce calibro 12 in una scatola, altre 50 a pallini di vario calibro, due bossoli sparati di recente e piume di fagiano. A seguire hanno perquisito il garage, dove in una cella frigorifera erano stipati 7 fringuelli (specie protetta), 9 pettirossi (specie particolarmente protetta), uno storno (specie protetta) e una lepre.
Sempre nel garage è stato trovato un fucile basculante calibro 16 in legno, non denunciato e manomesso. In camera, privi di adeguata protezione, due carabine, di cui una calibro 22 munita di ottica, 9 fucili a canna liscia, di cui uno calibro 8 mono canna, due pistole, di cui una rivoltella calibro 22 con ottica di precisione con inseriti nel tamburo 5 munizioni e 4 bossoli. In soffitta, infine, c’era anche un cannone napoleonico marca Franchi, arma da collezione. In totale, quindi, un fucile non denunciato e manomesso, 14 armi regolarmente denunciate e 250 cartucce per pistola e carabina. Le prime citate sono state sequestrate in via cautelare, grazie alla collaborazione con i militari dell’Arma di Trissino, ad eccezione del fucile 16 modificato e non denunciato posto sotto sequestro penale.