Microbi “mangia Pfas”, la proposta dei 5 Stelle piace all’industria Miteni: “Proviamo”
Dei microrganismi in grado di “mangiare” non solo i Pfas, i composti perfluoro-alchilici che contaminano le acque nella falda fra Vicenza, Bassa Veronese e Bassa Padovana, ma anche eventuali inquinamenti da metalli pesanti. La proposta l’ha avanzata ieri il Movimento 5 Stelle, con il capogruppo regionale Jacopo Berti e gli altri consiglieri che a Venezia hanno ospitato il biologo Domenico Prisa in videocollegamento Skype. I grillini hanno proposto alla Regione Veneto di provare, ma a rispondere per prima è stata l’industria chimica Miteni di Trissino: “L’azienda è disponibile a partecipare alla sperimentazione”.
Prisa, lo specialista, ha illustrato gli impieghi all’estero con alcuni microrganismi particolari capaci di ridurre fino a cento volte certi tipi di inquinamento (in particolare a Fukushima, in Giappone). Prisa avrebbe spiegato di aver già svolto un primo test anche sui Pfas. Si tratterebbe ora, da parte regionale, di sostenere una sperimentazione anche nella falda contaminata, caldeggiata dal Movimento 5 Stelle per il quale questa soluzione potrebbe essere molto economica e ridurre la contaminazione fino a cento volte. La Miteni di Trissino – al centro di un’indagine della procura di Vicenza per il caso Pfas, controllata strettamente da Arpav perché produttrice dei composti sin dagli anni ’60 – ha subito fatto sapere di essere favorevole: “Prendiamo atto con molto interesse della documentazione illustrata oggi dal Movimento 5 stelle, in una conferenza stampa a Venezia, in merito alla possibilità di utilizzare microorganismi per la demolizione delle molecole perfuoroalchiliche, i Pfas. L’azienda è disponibile a partecipare alla sperimentazione scientifica di questa soluzione mettendo a disposizione i terreni, le acque, il proprio laboratorio di ricerca”.