Pfas nel sangue della popolazione, inizia lo screening dell’Ulss su oltre mille trissinesi
Parte a Trissino l’attività di screening dell’Ulss 8 Berica per la ricerca di Pfas nel sangue della popolazione. L’iniziativa, resa possibile grazie all’azione di pressing dell’amministrazione comunale nei confronti della Regione Veneto, interessa oltre 1000 cittadini trissinesi: principalmente persone residenti in alcune zone collinari di Trissino vecchia e persone che hanno frequentato l’asilo parrocchiale dal 1963 agli anni Ottanta.
In questi giorni sono in arrivo le comunicazioni dell’azienda sanitaria con l’invito ai cittadini interessati a partecipare a questa importante iniziativa a tutela della salute e a collaborare alla ricerca epidemiologica. “Il Comune di Trissino – spiega l’assessore all’ambiente Gianpietro Ramina – è stato inserito nel piano di monitoraggio dei Pfas della Regione Veneto su richiesta dell’Amministrazione comunale trissinese per verificare l’eventuale presenza di questi composti nel sangue della popolazione. Ricordiamo che Trissino, in particolare nella zona che ricade nella parte collinare vecchia, è stato interessato dalla presenza dell’insediamento della Rimar a partire dagli anni ‘60 e questi composti sono stati rinvenuti nella campagna di monitoraggio delle fontane e dei pozzi di via IV Novembre. Per questo motivo la Regione è stata interessata nell’ampliare la zona rossa, visto che gli acquedotti comunali sono stati allestiti a partire dagli anni ‘80.”
“Questo monitoraggio – prosegue l’Assessore Ramina – ci permetterà di verificare nel
tempo la diffusione di questa sostanza fra la popolazione, in particolar modo in alcune
zone di Trissino, per cui vengono interessate circa un migliaio di persone. Si chiede pertanto ai cittadini la massima collaborazione nell’effettuare tali indagini dopo l’invito
dell’Ulss Berica, in modo da rendere possibile una mappatura della contaminazione”.