Rissa di fronte al bar: coinvolti in 13, scatta la chiusura temporanea per il locale

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E’ stato notificato giovedì mattina ai gestori dell’esercizio pubblico interessato lo “stop” alla vendita di cibi e bevande ad un noto locale di Trissino, nell’Ovest Vicentino, dopo la serie di approfondimenti di polizia conseguenti a una rissa tra clienti avvenuta oltre un mese fa ormai, con ben 13 soggetti risultati coinvolti a diverso titolo nell’episodio.

Una chiusura temporanea determinata in 7 giorni, con licenza sospesa per questo breve arco di tempo, in quanto secondo le indicazioni raccolte evidentemente una responsabilità indiretta viene attribuita anche alla proprietà. Applicato in questo caso il Tulps, vale a dire il Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza.

Da parte della Questura viene diffuso il provvedimento – pur senza citare la denominazione del locale pubblico -, sulla scorta dei rilievi raccolti dagli equipaggi operativi dei Carabinieri della compagnia valdagnese, ricordando che in quella serata dello scorso 8 agosto due persone riportarono lesioni con necessità di ricorso a cure di pronto soccorso. Uno con una prognosi di 7 giorni per la guarigione, per un taglio alla testa, il secondo con una ferita più superficiale al braccio. In realtà erano ben più di una quindicina i presenti nel piazzale della zona industriale chiampese, almeno una cinquantina, con ipotesi di un faccia a faccia tra “bande” rivali.

Un locale pubblico chiuso per decisione della Questura (archivio)

Da qui l’accensione di un’indagine, raccogliendo testimonianza e prove visive su quanto era accaduto nel parcheggio del bar e ristorante trissinese, fino a identificare i 13 individui. Per tutti loro o alcuni tra questi la partecipazione alla rissa potrebbe comportare una denuncia in futuro: si tratta infatti di un reato penale (articolo 588) punibile con ammenda fino a 2 mila euro, ma in presenza di persona ferite è prevista la reclusione da 6 mesi a 6 anni.