Secchi carriole e… torte davanti alla Miteni contro la richiesta di risarcimento
Protesta davanti ai cancelli della Miteni di Trissino oggi pomeriggio da parte dei genitori no-pfas, come risposta alla richiesta di risarcimento dei danni (per quasi 100 milioni di euro) da parte della Miteni stessa nei confronti delle istituzioni.
Padri e madri – circa 150 quelli presenti – hanno voluto così manifestare “sconcerto e disappunto”. E lo hanno fatto con una “dimostrazione concreta di solidarietà”.
“È ora di finirla di farci prendere in giro dalle solite mosse…” hanno affermato i dimostranti.
“Non ci stiamo! Le Mamme NoPfas – hanno affermato sarcasticamente – non possono permettere che Miteni subisca danni economici e seri disagi per lo smaltimento dei rifiuti dei carotaggi. Per questo motivo, ci siamo riuniti dinnanzi alla Miteni con secchi, carriole e torte per aiutare concretamente l’azienda nello sgombero dello scomodo materiale dovuto agli scavi dei carotaggi e delle trincee praticati per l’analisi degli inquinanti interrati”. E per dare un aiuto concreto alla raccolta fondi, hanno venduto “speciali torte NoPfas”.
Alla protesta delle mamme no-pfas risponde direttamente la Miteni. “Vogliamo ricordare al gruppo di mamme che ha manifestato davanti a Miteni chiedendo la chiusura dell’azienda che oggi il risultato sarebbe di bloccare la pulizia della falda e la sottrazione di pfas dall’ambiente visto che le emissioni sono sotto i limiti delle acque potabili e si sta depurando lacqua di falda”.
Per quanto riguarda la bonifica dei terreni, l’azienda ricorda che “c’è piena sintonia con la richiesta dei manifestanti e completa disponibilità a iniziarla al più presto. Ma per poterlo fare, per legge, deve essere terminata la caratterizzazione che sulla base delle attuali prescrizioni durerebbe invece oltre 15 anni. E assurdo perché siamo convinti che gli inquinanti siano stati identificati e che ora si debba procedere alla bonifica dei terreni senza perdere tempo in ulteriori ricerche a tappeto che non si basano su alcun dato tecnico e anche metodologicamente sono sbagliate. Questa proprietà di Miteni ha tutta la volontà e interesse a procedere a bonificare larea dall’inquinamento storico in modo veloce, completo e efficace”.
Stamane una partecipata manifestazione dei genitori no-pfas si è svolta anche a Montagnana, nella bassa padovana, dove l’amministrazione comunale ha deciso di sospendere l’approvvigionamento di acqua esclusivamente in bottiglia per le scuole.