Arbovirosi in Veneto, sono 465 i casi certi di febbre West Nile. I rischi per la fascia d’età anziana
Con l’estate ormai archiviata non si placa l’attività delle zanzare portatrici delle forme virali di West Nile e la diffusione in Veneto dei due ceppi riscontrati nei mesi scorsi. Il computo dei casi – la fonte è la Regione tramite un apposito report – aggiorna il totale a 465 persone in cui è stata confermata l’avvenuta infezione in maggioranza in forma lieve o asintomatica: 12 in più rispetto a una settimana prima. Particolarmente esposti al rischio di manifestare sintomi gravi, secondo la casistica attualmente disponibile, sono gli anziani: la media è di 83 anni di età con particolare predisposizione – al 70% – per il sesso maschile.
Anche il conteggio dei decessi con collegamenti diretti alla malattia di derivazione animale, con gli uccelli selvatici come principali vettori, sale di un’unità rispetto a sette giorni fa, con 20 morti certificate dall’Istituto Zooprofilattico.
Distinguendo i casi accertati tra i due ceppi presenti nel Nord Est Italia, sono ad oggi 301 quelli di febbre cosiddetta WNF e 164 della forma neuroinvasiva WNND, quella più letale. Immutato il numero di riscontri positivi tra donatori di sangue, che si ricorda vengono ora testati prima di sottoporsi ai protocolli di estrazione: continuano ad essere 30 i casi rilevati in via preventiva come specificato nel bollettino epidemiologico regionale.
Da ricordare come la febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi,
dove il virus latente può persistere da alcuni giorni a qualche mese. Da giugno scorso si erano moltiplicate le segnalazioni, in corrispondenza di un fine di stagione primaverile con temperature oltre la media che hanno favorito la proliferazione della zanzare.
La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi, per circa l’80%, mentre le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro- invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.