Crack BPVi, condanna “scontata” per Zonin, assolto Zigliotto. Revocata la confisca dei bene
Ore 21.30. Dopo dieci ore di camera di consiglio la Corte d”Appello di Venezia ha confermato la condanna di Gianni Zonin per il crac della Banca Popolare di Vicenza, accordandogli però un grosso sconto di pena: 3 anni e 11 mesi la sentenza (la Procura generale aveva chiesto 5 anni e 10 mesi), contro i 6 anni e 6 mesi inflitti nel primo grado.
La sentenza è stata letta poco dopo le 21 nell’aula bunker di Mestre dal presidente Francesco Giuliano. Stessa condanna, 3 anni e 11 mesi, anche per l’ex dg Andrea Piazzetta, così come per l’ex consigliere Massimiliano Pellegrini. 3 anni e 4 mesi per l’altro ex dg Paolo Marin, 2 anni e 7 mesi per l’altro ex dg Emanuele Giustini.
Confermata solo l’assoluzione per l’ex consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, con il rigetto dell’appello proposto dalla Procura di Vicenza. La sentenza ha revocato inoltre la confisca per equivalente disposta nei confronti degli imputati, per l’importo di 963 milioni di euro. L’ex presidente della Popolare Vicentina, Zonin, non era in aula al momento della lettura della sentenza.
Ore 16.15. Sale l’attesa nell’aula bunker di Mestre per la sentenza di secondo grado nel processo per il crack della Banca Popolare di Vicenza: la sentenza è attesa entro oggi. Il processo d’appello vede imputati l’ex presidente Gianni Zonin e altri cinque dirigenti dell’istituto di credito che ha bruciato i risparmi di decine di migliaia di famiglie vicentine.
Nell’aula bunker di Mestre sono arrivati, in pullman, anche una cinquantina di persone che si sono costituite parti civili nel processo.
La procura generale ha chiesto la condanna dei sei imputati, accusati di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, falso in prospetto. La pena più alta richiesta dalla procuratrice generale Paola Cameran è proprio per Zonin: 5 anni e 10 mesi, in quanto l’ex presidente della banca vicentina per la pg avrebbe avuto un ruolo attivo e totale, a cominciare dalle baciate per 414 milioni di euro deliberate in consiglio di amministrazione.
Per gli ex vice-direttori Andrea Piazzetta e Paolo Marin, la Procura ha chiesto 5 anni e 4 mesi. Stesse richieste per gli imputati assolti in primo grado: l’ex membro del cda Giuseppe Zigliotto e il manager Massimiliano Pellegrini. Richiesta di pena ridotta a 4 anni e 7 mesi invece per l’ex vice Emanuele Giustini, che ha confessato. Su alcuni capi d’imputazione è arrivata intanto la prescrizione, che ha obbligato la procura ad abbassare alcune pene.
Dopo le richieste dell’accusa e le controrepliche degli avvocati di parte civile e di Zonin, ora rimane solo l’ultimo atto: la sentenza da parte dei tre giudici della Corte d’Appello di Venezia. «Io rimango ottimista – ha detto stamattina ai giornalisti presenti Zonin – e attendo con fiducia il verdetto, sono sereno come lo sono sempre stato in questi setta anni. Non dimentichiamo che anche la mia famiglia ha investito 25 milioni e li ha persi tutti».