Black scappa per i botti di Capodanno: ritrovato a 200 km dopo 17 giorni. Zanoni: “Serve una legge”
Terrorizzato e confuso dai botti di Capodanno, ha vagato per 17 giorni, allontanandosi per ben 200 chilometri dalla casa dove viveva. Black, esemplare di simil-pastore tedesco, era scappato la notte del 31 dicembre da Santa Giustina in Colle, nell’alta padovana. E’ stato trovato, 17 giorni dopo a Legnago, nel veronese.
Nei 17 giorni in cui i suoi umani l’hanno cercato ovunque, era stato avvistato, lo scorso 9 gennaio, in corso Boston a Padova, poi a Medaglino San Fidenzio nella Bassa Padovana e infine il ritrovamento a Legnago, nella Bassa Veronese. Lo hanno trovato ieri in una buca, infreddolito e sfinito, dopo giorni e giorni in cui sui social si moltiplicavano segnalazioni e appelli.
A rendere nota la storia è il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni. “La storia di Black e della sua fuga di 200 chilometri causata dallo spavento per i botti di Capodanno è emblematica di un problema profondo. E va divulgata al massimo per sensibilizzare chi fa uso di petardi e chi, a livello politico ed istituzionale, ha il compito di intervenire a livello normativo”.
Zanoni ricorda di aver proposto di inserire l’abolizione dei botti di fine anno all’interno del Piano faunistico venatorio regionale. E il loro divieto è previsto nella nostra proposta di legge, ferma nei cassetti della commissione Sanità, sugli animali d’affezione. Questa vicenda dimostra per l’ennesima volta quanto dannosi siano i botti: tutti hanno ancora in mente quanto accadde ad esempio a Roma due anni fa, con la morte di migliaia di storni che, spaventati, volarono al buio andando a impattare contro muri e cavi a causa delle esplosioni di Capodanno. Una festa che non può essere celebrata con questa abitudine incivile”.
“Proprio alla vigilia dell’ultimo San Silvestro – continua il Consigliere – assieme ai consiglieri dell’intergruppo Tutela Animali Anna Maria Bigon, Arturo Lorenzoni e Cristina Guarda, avevamo lanciato un accorato appello a tutti i sindaci per approvare ovunque dei regolamenti di divieto dei botti, validi tutto l’anno. Rinnovando al Governo e al Parlamento la richiesta di una legge nazionale. Bisogna agire urgentemente in questo senso. E, contemporaneamente, insistere con la sensibilizzazione: sono infatti certo che il 99% di chi usa i botti, lo fa senza essere consapevole delle conseguenze sugli animali”.
“La storia a lieto fine di Black – conclude Zanoni – diventa in questo senso testimonianza della gravità di questi comportamenti. Prenderne coscienza è il primo antidoto per evitare il ripetersi di questi casi, che di solito finiscono purtroppo nel peggiore dei modi”.