Regione, bufera su Formaggio (FdI), accusato di aver “palpeggiato” la collega Cecchetto (Lega)
Entrambi ex sindaci, entrambi vicentini, entrambi componenti della maggioranza di governo in Regione Veneto. E’ bufera di polemiche su Joe Formaggio, consigliere regionale eletto in lista di Fratelli d’Italia ed ex primo cittadino di Albettone, accusato di molestie esplicite da Milena Cecchetto, nota donna politica di fede leghista ed ex amministratrice a sua volta del Comune di Montecchio Maggiore.
Una vicenda che desta scandalo sul Canal Grande e che emerge nel giorno tradizionalmente dedicato alle donne, l’8 marzo, e che un ampio servizio del Corriere del Veneto racconta nei dettagli. Suscitando le reazioni oggi di più donne impegnate in politica, in particolare in area Lega-Liga Veneta.
Un atto “inqualificabile e inaccettabile”, sarebbe questo il commento alla vicenda espresso dalla stessa Cecchetto, riportato su più testate, in seguito a un episodio che avrebbe visto il consigliere vicentino “alleato” allungare le mani – ma si legge anche di un bacio portato sul collo – sulla collega in un momento di pausa dai lavori nei giorni scorsi: reazione immediata e sdegnata da parte della politica 51enne vicentina. Scenario del fatto salito in queste ore alla ribalta anche dei media nazionali sarebbe stata un’ala di Palazzo Ferro-Fini, adibita a salone di cortesia, in un momento di pausa.
Una presunta molestia o, nella versione difensiva, uno slancio di eccesso “affettivo” di certo non richiesto ed evidentemente non ricambiato che sta mettendo in forte imbarazzo i due partiti, “a braccetto” al governo della regione. Da parte dell’ex sindaco-sceriffo di Albettone, più volte alla ribalta della cronaca locale e nazionale per le sue a volte eccentriche azioni e affermazioni, si parla di un equivoco e di una “spinta accidentale” per prendere posto sui divanetti che si trovano in una sala attigua di Palazzo Ferro-Fini a Venezia, escludendo che ci fosse del morboso nelle intenzioni. Dall’altra, almeno per ora, nessun passo indietro su quanto esposto ai media che hanno interpellato la nota donna politica dell’Ovest Vicentino.
Nel pomeriggio ha poi diffuso una dichiarazione scritta: ”Mi scuso con la collega Milena Cecchetto se c’è stata qualche incomprensione verbale o gesto male interpretato, e respingo categoricamente ogni accusa di molestia fisica riportata dalla stampa. Spero di incontrare al più presto l’amica Cecchetto in modo da sgonfiare definitivamente questa assurda vicenda”. Conclude Formaggio: “Voglio ricordare che sono più di 14 anni che collaboriamo assieme facendo politica, prima da sindaci e ora da consiglieri regionali, sempre con il massimo rispetto e la stima reciproca. Sono sicuro che questa incomprensione non andrà ad intaccare il nostro rapporto di collaborazione e fraterna amicizia”.
Silenzio, per ora, da parte di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto a cui tutti gli alleati della coalizione di centrodestra devono dar conto, il quale avrebbe fatto volentieri a meno di uno scandalo sugli scranni dell’assemblea. Immediata invece la reazione delle altre donne leghiste, che hanno diffuso stamattina un comunicato stigmatizzando l’episodio, che probabilmente non avrà un seguito giudiziario, ma che potrebbe mettere in discussione la prosecuzione del mandato di Formaggio per ragioni di opportunità: “Piena solidarietà a Milena Cecchetto, consigliere regionale di Lega–Liga Veneta da parte dalle colleghe. Le donne vanno rispettate sempre, in tutte le loro funzioni. La Festa della Donna si celebra rispettando il lavoro e la dignità di ogni donna. Soprattutto nei gesti”. Firmatarie sono le consigliere di maggioranza Bisaglia, Brescacin, Cavinato, Cestari, Cestaro, Maino, Rizzotto, Scatto, Sponda e Vianello.
Solidarietà anche da parte delle opposizioni in Consiglio Regionale: “Esprimiamo totale vicinanza e solidarietà alla collega Milena Cecchetto, vittima di un episodio che, secondo quanto ricostruito dalla stampa, sarebbe di gravità assoluta. E condanniamo con fermezza il comportamento del consigliere Formaggio, che apparirebbe autore di molestie gravi nei confronti della collega”, hanno dichiarato Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Francesca Zottis (Pd), Cristina Guarda (EV), Elena Ostanel (VcV), Erika Baldin (M5S), assieme ai colleghi Giacomo Possamai, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni (Pd) e Arturo Lorenzoni, (Portavoce opposizioni).
“I fatti, come riportati dalla stampa, sembrano infatti dimostrare quanto purtroppo ci sia ancora da fare per vincere la battaglia culturale per il rispetto delle donne e il contrasto alle discriminazioni, a cui ci richiama l’odierna Giornata Internazionale dei diritti delle donne – affermano i consiglieri di minoranza – Con l’aggravante che sembrano essere stati commessi da un rappresentante istituzionale, proprio all’interno di palazzo Ferro-Fini. Siamo convinti che quanto avvenuto non debba essere né sottovalutato né minimizzato”.
“I fatti si configurano come gravemente lesivi – ribadiscono i consiglieri di opposizione – Chiaramente ed in primo luogo nei confronti di Milena Cecchetto. Ma, in parallelo, vanno anche a danno della credibilità e della dignità del Consiglio regionale del Veneto. Ci attendiamo le dovute verifiche e le eventuali, conseguenti azioni sanzionatorie”.
“Siamo incondizionatamente vicine alla consigliera Milena Cecchetto che ha dimostrato coraggio e determinazione con la sua denuncia, superando ogni comprensibile reticenza nel rendere pubblico un fatto che ne ha violato la sfera più intima. Il suo gesto è anche un invito a rompere le logiche del potere maschile in politica, troppo spesso taciuto.” Così intervengono le parlamentari Luana Zanella e Aurora Floridia e la consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde dopo “l’inaccettabile episodio di molestia avvenuto nella sede del Consiglio regionale del Veneto da parte di un noto esponente di Fratelli d’Italia”.