Caduta in mountain bike, muore parrucchiere padre di tre figli. Era un esperto di downhill
Tutta una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, con il poco tempo libero che gli rimaneva a pedalare e provare l’adrenalina del downhill in sella alle mountain bike, una passione che coltivava da tanti anni. E che ieri, purtroppo, è costata la vita a un cinquantenne trevigiano nel parco attrezzato di Borso del Grappa dove Ivan Luccon, di professione parrucchiere molto conosciuto in virtù della sua attività nel settore, è morto in seguito a una caduta da bicicletta.
L’incidente fatale è avvenuto nell’area del bikepark “Grappa Gravity Games” che lo sportivo conosceva e frequentava, e del quale probabilmente conosceva ogni salto, avvallamento e curva trattandosi di uno specialista esperto. Ad accompagnarlo, ieri, in quei tragici attimi in cui l’incidente improvviso ha sconvolto i presenti, c’era tutta la sua famiglia.
La caduta e il successivo allarme con richiesta di soccorsi urgenti risale alle 16 di domenica 12 gennaio 2025, dal territorio montano al confine tra i territori del Vicentino e Trevigiano. Ivan Luccon sarebbe caduto al suolo sbattendo la schiena, riportando un trauma spinale con conseguenze irreparabili, che lo ha portato al decesso sopraggiunto praticamente sul colpo. I soccorsi sono giunti in regime di emergenza nella zona di Sant’Eulalia, frazione di Borso, senza poter rianimare il 50enne. Sul posto i Carabinieri di Castelfranco Veneto per i rilievi.
Nel corso della serata di ieri, poi, la tragica notizia ha raggiunto Motta di Livenza, dove viveva e lavorava in un salone di bellezza di sua proprietà, un’attività ereditata dalla madre come si legge nella stampa trevigiana che ha seguito il tragico fatto di cronaca. Socio della struttura per la pratica del downhill, pare indossasse tutte le protezioni richieste, caschetto compreso. Era uno sportivo a 360°, che praticava anche altre discipline come ad esempio il windsurf.
L’unico fratello della vittima di ieri, che si chiamava Andrea Luccon, a sua volta era perito in un incidente aereo, nel giugno 2011. All’età di 39 anni, a causa dello schianto al suolo di un velivolo ultraleggero – ci furono due vittime, l’altro fu Francesco Bonato – avvenuto in provincia di Pordenone. Una seconda imponderabile disgrazia assai difficile da accettare e superare per una cerchia famigliare già segnata dalla ferita di una grave perdita prematura, con due fratelli a morire a seguito di incidente mentre coltivavano le rispettive passioni, nel tempo libero.