Cancro al seno, lo Iov fra le dieci strutture con più attività a livello italiano
“Sapere che a livello nazionale i ricoveri per tumore del seno, che nel 2020 si erano ridotti dell’11%, sono tornati ai livelli prepandemici e hanno fatto registrare, nel 2021, importanti segnali di ripresa, è un dato incoraggiante e decisamente positivo. Altrettanto lo è sapere che tra le dieci unità operative che su tutto il territorio nazionale hanno registrato maggiori volumi di attività nel 2021 c’è l’Istituto Oncologico Veneto: un dato che sancisce l’eccellenza del polo padovano per la cura di una patologia dall’impatto particolarmente significativo per le donne che ne sono colpite, non solo in termini di salute ma anche in termini psicologici”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta i risultati del Programma Nazionale Esiti (Pne), presentati al ministero della Salute dall’Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), che vedono lo Iov di Padova tra le dieci strutture ospedaliere d’Italia per volume di interventi per tumore al seno.
“Quello dello Iov è un dato evidente di come quantità significhi anche qualità: essere operate in strutture che eseguono più di 150 interventi l’anno, cioè la soglia prevista dal DM 70 del 2015, è indice di qualità nella fase operatoria e post operatoria, consentendo quindi a chi deve sottoporsi a interventi e cure di affrontarle con maggiore serenità e tranquillità, sapendo di trovarsi in un contesto di eccellenza”, prosegue Zaia.
“In Veneto l’attenzione riservata al cancro al seno è altissima, prevenzione e cura procedono di pari passo e rappresentano due azioni congiunte che devono avanzare allineate. Il riconoscimento ottenuto dallo IOV certifica un modus operandi che parla di eccellenza e qualità”, conclude il Presidente.