Completato il recupero della speleologa ferita. Elitrasporto in ospedale dopo 75 ore – VIDEO

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Il momento in cui la speleologa oltrepassa il varco di accesso alla grotta

Si è concluso alle 3 della notte appena trascorsa e con l’auspicato successo il salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta ferita sabato scorso nel corso dell’esplorazione di una grotta dell’abisso – il “Bueno Fonteno” – in provincia di Bergamo. La donna, imbarellata, è stata estratta dopo 75 ore di operazioni ininterrotte.

Impegnati nei soccorsi prolungati ben 159 operatori del Soccorso Alpino, provenienti da 13 regione d’Italia. Tra questi anche 6 vicentini partiti domenica per dare supporto nella prima fase d’intervento. Dopo l’estrazione dell’infortunata, tra gli applausi dei presenti alle fasi finali della missione, la lettiga è stata issata con un verricello sul velivolo di elisoccorso del 118 per il trasporto via cielo verso l’ospedale di Bergamo.

Questa la comunicazione giunta a notte fonda che mette la parola fine al salvataggio che ha tenuto per tre giorni con il fiato sospeso tutta Italia. “Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta uscita dalla grotta, la barella è stata trasferita dalle squadre del Soccorso Alpino e Speleologico in un’area in cui i Vigili del fuoco hanno predisposto un punto idoneo al recupero dell’elisoccorso tramite verricello. Si ringraziano per la collaborazione e il supporto AREU 118, la Prefettura di Bergamo, i Vigili del fuoco, i Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale“.

Nel corso della giornata si avranno altri aggiornamenti sulle condizioni di salute di Ottavia Piana e un report conclusivo sulle operazioni attivate nella notte tra sabato e domenica.

Anche 11 soccorritori veneti (6 vicentini) a Bergamo per l’intervento in grotta