Covid-19/Veneto, ok ai tamponi a tappeto: i primi a operatori sanitari, ipab e medici di famiglia
Sul fronte del rafforzamento dell’esecuzione dei tamponi per fronteggiare e limitare l’emergenza Coronavirus, la Regione del Veneto ha approntato un nuovo Piano specifico che, nel giro di una settimana, porterà l’effettuazione di 11.330 tamponi al giorno, al posto degli attuali 3.210, coinvolgendo, secondo le singole potenzialità, tutte le microbiologie della rete ospedaliera regionale.
La novità è stata annunciata poco fa dal Presidente della Regione Luca Zaia, nel corso del consueto punto stampa quotidiano. “Abbiamo già dato ai direttori generali delle Ulss – ha detto il governatore – le indicazioni di predisporre i tamponi, partendo a tappeto, con priorità a tutti i 54 mila lavoratori della sanità, a quelli delle case di riposo, e ai medici di medicina generale. Subito dopo toccherà a tutte le persone che hanno dei sintomi ma che, oggi come oggi, dovrebbero attendere la fine del periodo di osservazione. La filosofia è semplice: più casi isoliamo, più sicurezza creiamo”.
Agli 11.330 tamponi al giorno vanno anche aggiunti i 10 mila che fanno parte del lavoro specifico del professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, che sta effettuando un lavoro di studio, supporto e approfondimento su alcune categorie dei servizi essenziali ,come cassiere dei supermercati, e operatori dei vari servizi pubblici.
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Pubblicato da Luca Zaia su Lunedì 16 marzo 2020
“La partita dei tamponi è per noi irrinunciabile – ha sostenuto con forza Zaia – a maggior ragione dopo il risultato di Vò Euganeo dove, criticati da più parti, facemmo il tampone a tutta la popolazione isolando 66 casi, con il risultato che oggi Vò è il territorio più sicuro d’Italia”.
“Mi spiace – ha proseguito il governatore – che qualcuno continui a dire che sbagliamo, ma a questo punto, sinceramente ce ne freghiamo. Sono gli stessi che ci dicevano che le mascherine non servivano, che non ci hanno detto che il warning erano i respiratori automatici, che non ci dissero che questi pazienti assorbono ossigeno 20-40 volte in più di un normale ricoverato in terapia intensiva e che poteva nascere il problema del congelamento delle condotte di ossigeno negli ospedali, che non ci dissero che respiratori, mascherine e ossigeno erano il cuore del lavoro da fare”.
“Tutti parlano delle posizioni dell’Oms – ha concluso Zaia – ma noi non l’abbiamo visto qui, in trincea. Abbiamo il massimo rispetto delle idee di tutti ma anche il dovere di pensare prima di tutto ai nostri cittadini e a metterli in sicurezza”.
Ecco di seguito le potenzialità dei laboratori per tamponi Covid 19con il numero dei tamponi/giorno (la prima cifra è la potenzialità attuale; la seconda, in grassetto, la potenzialità futura)
ULSS 1 250 —> 360
ULSS 2 360 —> 1.800
ULSS 3 300 —> 1.800
ULSS 4 0 —> 50
ULSS 5 150 —> 200
ULSS 6 240 —> 1.200
ULSS 7 160 —> 320
ULSS 8 160 —>1.220
ULSS 9 150 —> 300
PD azienda 1.200 —> 2.400
VR azienda 240 —> 1.680
Capacità attuale totale: 3.210
Capacità futura totale: 11.330