Covid/Veneto: nuova ordinanza, vietate le “vasche”, chiudono nel weekend outlet e grandi punti vendita
Niente passeggiate nei centri storici e nei luoghi turistici, negozi chiusi la domenica, centri commerciali anche il sabato. Mascherina portata sempre, anche sui mezzi pubblici e quando in auto o in casa ci sono persone non conviventi; attività motoria lontana dai luoghi affollati; obbligo di servire solo persone sedute in bar e ristoranti fra le 15 e le 18. Il tampone negativo per le competizioni sportive e supermercati riservati dove possibile agli over 65 per le prime due ore del mattino.
Sono queste le principali decisioni contenute nella nuova ordinanza (qui il testo) che entrerà in vigore in Veneto alle ore 24 di venerdì 13 novembre e rimarrà valida fino al 22 novembre.
L’ordinanza presentata oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione Luca Zaia e condivisa sia con i presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia – Stefano Bonaccini e Massimiliano Fedriga – e dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Zaia oggi aveva annunciato che sarebbe rimasta in vigore fino al 3 dicembre, poi la decisione di abbreviare al 22 novembre. “Il problema della pressione sugli ospedali è serio – ha detto Zaia – e poi non si dica che non l’avevo detto. Cerchiamo tutti di dire una volta di meno che i sanitari sono degli eroi, e lo sono, e cerchiamo tutti di comportarci meglio una volta di più. Questa ordinanza è un segno dei tempi: se tutti rispettassero le regole non servirebbe a nulla. Essa cerca di intercettare gli irriducibili, ma la vedo come un fallimento sociale, sapendo che la stragrande maggioranza veneti si comporta bene. Il buonsenso infatti non c’è in tutti, ma senza la collaborazione dei cittadini non ne veniamo fuori. Dobbiamo dare una mano a chi lavora in ospedale e aiutare i cittadini che hanno avuto meno fortuna di noi e si sono ammalati” ha concluso il presidente della Regione Veneto.
L’ordinanza nel dettaglio
Il nuovo provvedimento risulta alla fine abbastanza blando: non limita alcun spostamento fra province o fra comuni, come chiesto da più parti, e contiene anche una serie di forti raccomandazioni al posto dei divieti. “Per le attività danneggiate, contiamo che il governo preveda forme di ristoro” ha aggiunto Zaia.
L’ordinanza rende obbligatorio l’uso corretto della mascherina fuori dall’abitazione, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni, dei soggetti con particolari patologie e a chi sta svolgendo attività sportiva. Nel caso di momentaneo abbassamento per fumare o assumere cibi o bevande, la distanza minima c’è l’obbligo della distanza minima di un metro. Mascherina obbligatoria anche sui mezzi di trasporto pubblici e pure in quelli privati e in casa quando vi sono persone non conviventi.
Per quel che riguarda l’attività sportiva, l’attività motoria e le passeggiate sono consentiti presso aree verdi, rurale e parchi pubblici purché a distanza di almeno 2 metri per l’attività sportiva. Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate. “Niente ‘vasca’, niente struscio, non si affolla la spiaggia” ha spiegato Zaia.
Nei punti vendita è ammessa una sola persona per nucleo familiare, a parte i minori di 14 anni e le persone con difficoltà. Nei giorni prefestivi l’ordinanza prevede la chiusura delle grandi e medie strutture di vendita, sia a esercizio unico che con più negozi, compresi i parchi commerciali (outlet). All’interno, restano aperti solo gli alimentari, farmacie e parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Nei giorni festivi è vietato invece ogni tipo di vendita anche nei negozi di vicinato, ad eccezione delle medesime categorie e degli alimentari. Nei centri commerciali e nei supermercati si raccomanda di favorire l’accesso degli anziani oltre i 65 anni nelle prime due ore di apertura.
Il commercio nelle aree pubbliche è vietato se non c’è un apposito piano dei comuni (che come già in primavera deve prevedere perimetrazione, unico varco di accesso e sorveglianza pubblica o privata). Previo parere del Comitato tecnico scientifico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospesi l’educazione fisica e l’educazione musicale per quel che riguarda il canto e gli strumenti a fiato. Dalle ore 15 alle ore 18 l’attività di somministrazione di alimenti e bevande nei bar e ristoranti deve svolgersi esclusivamente da seduti, sia all’interno che all’esterno dei locali. E’ vietata la consumazione nei pressi dei locali da asporto. La vendita a domicilio è consentita a raccomandata.
Per quel che riguarda le competizioni sportive che si svolgono in Veneto, gli sportivi e tutti gli accompagnatori possono accedere se in possesso di una certificazione che attesta di aver svolto il test (ovviamente con esito negativo) in un periodo di tempo non anteriore a 72 ore prima della gara. Ulteriori misure riguardano poi tutti gli enti del trasporto pubblico locale, che dovranno rimodulare le modalità trasporto per assicurare servizi minimi di linea, adeguandosi alla capienza del 50%. Per i trasgressori dell’ordinanza sono infine previste sanzioni fra i 400 e i mille euro
I dati regionali del contagio – 12 novembre
Il bollettino regionale di Azienda Zero delle ore 8 di stamane segna 90.901 positivi dall’inizio dell’epidemia, 19.055 persone in isolamento, 1.866 ricoverati (+103 in 24 ore), 221 terapie intensive (+5), 2.727 decessi (+38) e 5.404 dimessi (+68) dal febbraio scorso: “complessivamente siamo oltre i duemila pazienti ricoverati, siamo sulle punte massime della prima fase della primavera scorsa” ha affermato il presidente Zaia.