Elezioni regionali, in pista Veneto Vale. I pilastri: Agenda Onu 2030, europeismo e Costituzione
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Non si sa ancora se le elezioni regionali saranno nell’autunno 2025 o nella primavera 2026 (più probabile) ma iniziano a delinearsi partiti e liste pronti a scendere in campo. La settimana scorsa è stato il turno a Venezia della presentazione di Veneto Vale, che si dichiara “pronta a dare il proprio contributo a partire dalle prossime elezioni regionali”.
L’annuncio lo ha dato l’attuale portavoce delle opposizioni in Consiglio Regionale, Arturo Lorenzoni. Si tratta di un movimento civico nato un anno fa con l’obiettivo di fondo di contribuire al cambiamento, attivando “persone e idee per migliorare la società, trovare soluzioni concrete da un punto di vista economico, ambientale e sociale”.
La presentazione della nuova componente Veneto Vale a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio Regionale, ha raccontano un movimento espressione dei mondi civici ispiratori dell’associazione, che hanno già trovato espressione alle amministrative 2024 nei Consigli comunali di Silea, Paese, Monastier, San Bellino, Pettorazza Grimani e Bergantino. “Vale nasce dalla felice esperienza dell’associazione Vela, Veneto Laboratorio Civico, – sottolinea il presidente, nonché sindaco di Silea, Rossella Cendron – uno spazio di confronto e discussione, attivo da sette anni, tra amministratori locali, accademici e operatori. Affonda le sue radici in una logica aperta e di dialogo, ma fortemente ancorata nei tre principi: dell’Agenda Onu 2030, dell’europeismo attivo e della Costituzione”.
“Rimaniamo aperti al confronto con tutte le forze democratiche – aggiunge – lo spirito è quello di costruire proposte, non un posizionamento ideologico a priori”.
Il movimento dichiara di voler partire dai bisogni dei cittadini del Veneto. “La nostra salute Vale” è il primo punto fondante del Manifesto: “Ci impegniamo a difendere e sviluppare la sanità pubblica di prossimità, vicina ai bisogni di tutti, cittadine e cittadini, che generi un welfare territoriale, partendo da interventi vicini alle persone; ad esempio, infermieri di comunità e il servizio di trasporto dei cittadini residenti fragili da e verso gli ospedali pubblici”. “Sollecitiamo una discontinuità nella gestione dei servizi: una nuova mobilità pubblica sostenibile, una gestione del ciclo dei rifiuti realmente riconducibile alla logica circolare, politiche finalizzate alla produzione locale di energia rinnovabile, alla riqualificazione delle periferie e delle aree industriali dismesse, una politica industriale attenta all’innovazione e al lavoro di qualità. Vale vuole operare affinché vivere in Veneto sia sempre più piacevole, soprattutto per i giovani e le persone fragili”.
Altri punti del Manifesto
“Siamo convinti che la svolta ecologica rappresenti un’opportunità per la creazione di valore per i cittadini, le imprese e i lavoratori”. “Vogliamo dare priorità alle misure per il raggiungimento di una effettiva parità di genere, puntando ad una maggiore partecipazione femminile nei processi economici, politici e sociali e lavoreremo, tenuto conto delle competenze della regione, per un recupero del valore del lavoro e dei salari”.
“Rappresentiamo il mondo civico e gli amministratori comunali impegnati tutti i giorni in modo creativo a rispondere con scelte concrete ai cittadini – osservano il vicepresidente di Vale, sindaco di San Bellino, Aldo D’Achille, e il consigliere regionale Arturo Lorenzoni – orientato alla gestione dell’amministrazione nella logica del bene comune, in un orizzonte lungo”. Viviamo un tempo storico in cui la politica sembra distante dai bisogni delle persone: “Invitiamo cittadini, famiglie, associazioni e comitati a dare fiducia a coloro che stimano in ambito locale; solo unendo le forze potremo creare valore e trasformare le nostre comunità in luoghi più giusti e accoglienti”.