Filiera agroalimentare alla stregua, avviato dialogo tra istituzioni e produttori
Dopo la pandemia anche la guerra in Ucraina, agricoltori veneti sempre più in difficoltà da situazioni esterne alle produzioni locali. Il gasolio agricolo è triplicato, i mangimi sono aumentati di oltre il 40 per cento e l’energia elettrica sembra non trovare uno stazionamento continuando la salita iniziata prima di fine anno scorso. Tutti elementi che si riflettono sulla filiera agroalimentare e che rischia, inevitabilmente, di far lievitare anche i prezzi delle coltivazioni che andranno a colpire a caduta anche il consumatore finale.
Per discutere di questi temi, l’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto, Federico Caner, ha incontrato la Presidente di Coldiretti Veneto Marina Montedoro e i dirigenti provinciali per discutere una strategia in grado di sovvertire una situazione che in molti leggono come prossima al baratro. L’intero settore agricolo è in attesa di risposte e l’apertura del dialogo fra istituzioni e associazioni di categoria dimostrano la volontà di perseguire un obbiettivo comune.
“A livello regionale intendiamo individuare e sostenere tutte quelle soluzioni che potrebbero rallentare gli effetti negativi prodotte dalle due annate Covid e dalla crisi Ucraina – ha fatto sapere l’Assessore Caner -. Dai seminativi, per i quali sosteniamo la necessità di utilizzare i terreni a riposo per limitare al massimo le importazioni, passando poi al sostegno del vitivinicolo pensando a iniziative capaci di contrastare la diffusione della flavescenza dorata, senza dimenticare, infine, il comparto frutticolo e orticolo, che richiede un’attenzione particolare a fronte delle gelate e degli insetti patogeni che aggrediscono le coltivazioni”.
“Stiamo portando avanti una dura battaglia per contrastare la pratica sleale che riguarda il costo di produzione del latte, oggi superiore al prezzo di vendita – ha ricordato Caner -. Mentre, per contrastare la peste suina e contenere i danni arrecati all’agricoltura dalla fauna selvatica abbiamo evidenziato al Ministro dell’Agricoltura la necessità di intervenire con provvedimenti a livello nazionale. Bisogna tornare a investire nella terra, nell’agricoltura, nei nostri imprenditori per evitare che l’aumento dei costi delle materie prime e del caro energia pesino, a ricaduta, sui consumatori, riducendo drasticamente il loro potere di acquisto – ha concluso Caner -. Solo attraverso una revisione del PNRR, che tenga conto dell’emergenza attuale, si potrà dare sostegno ad uno dei comparti strategici del Veneto, in aggiunta ad una revisione del PSR 2023-2027, che rappresenta una opportunità se rivisto alla luce dei nuovi bisogni evidenziati dalla politica agricola e
forestale nazionale”.