Giulia Cecchettin uccisa un anno fa da Filippo Turetta. Il ricordo nella sua università
Un anno fa Filippo Turetta aggrediva barbaramente Giulia Cecchettin a Vigonovo e poi la finiva senza pietà nella zona artigianale di Fossò, nel veneziano. Oggi nel cortile della facolta di Ingegneria all’Università di Padova c’è stato un momento di ricordo e uno di rumore, in sua memoria e per un rinnovato impegno contro i femminicidi.
Lo stesso cortile che tante volte Giulia aveva attraversato durante i suoi anni di studio. Il suo brutale femminicidio scosse tutta l’Italia, in un’onda di indignazione e di affetto per lei e la sua famiglia, che da allora trova la forza di non chiudersi nel dolore, invitando tutti a interrogarsi sulla piaga della violenza di genere.
Nel piazzale, il padre di Giulia, Gino Cecchettin, ha invitato tutti a ricordare non solo la figlia ma tutte le donne morte per mano di un uomo. Poi, gli studenti, hanno fatto un commosso e coinvolgente minuto di rumore, alla presenza anche dei dirigenti dell’ateneo patavino e di tanti amici e conoscenti della studentessa, a cui il padre e i due fratelli hanno intitolato una fondazione lanciata proprio in questi giorni.
“Tranqui, sono sempre qui per te“, ha scritto su Instagram la sorella di Giulia, Elena, in un messaggio Whatsapp con l’emoticon del cuore, accompagnato da una foto delle due sorelle da piccole.