I periti dell’inchiesta sulla tragedia della Marmolada: “Evento imprevedibile”. Si va verso l’archiviazione
Si va verso l’archiviazione dell’inchiesta per la tragedia sul massiccio della Marmolada, dello scorso 3 luglio, nella quale persero la vita sette vicentini (Tommaso Carollo, Filippo Bari, Paolo Dani, Emanuela Piran e Nicolò Zavatta, più la coppia Davide Miotti e Erica Campagnaro di Cittadella, che possedevano un negozio a Tezze sul Brenta). Complessivamente le vittime del distacco di un pezzo del ghiacciaio furono undici, dieci venete a una trentina.
L’evento, secondo una perizia di un team di geologi incaricati dalla Procura della Repubblica di Trento, era “imprevedibile”. Lo racconta oggi il Corriere del Veneto.
La ricostruzione fatta dagli esperti (di cui si hanno alcune anticipazioni ma che prima di essere resa pubblica integralmente andrà messa a disposizione dei legali dei familiari delle vittime) ha ricostruito gli ultimi vent’anni di storia del ghiacciaio, analizzandone le mutazioni. Risultato: un documento di 60 pagine, a cui i geologi hanno allegato anche filmati, riprese satellitari e altri documento.Nelle loro osservazioni, anche le misure di prevenzione di simili tragedie, che andrebbero adottato per mettere in sicurezza il ghiacciaio. Meta privilegiata di scalatori, scialpinisti ed escursionisti, la Marmolada è infatti da tempo in grande sofferenza e il ritiro del ghiacciaio è accelerato dalla crisi climatica.
Marmolada, identificate tutte le undici le vittime. Sette sono vicentine