Influenza, in calo l’incidenza in Veneto. Lo evidenzia il report settimanale di Azienda Zero
L’incidenza dell’influenza stagionale in Veneto è in diminuzione. Lo attesta il nuovo Rapporto RespiVirNet, diffuso oggi dalla Direzione Regionale Prevenzione. Le rilevazioni segnalano un calo che appare generalizzato, sia in assoluto (11,23 per mille abitanti contro 14,48 della settimana precedente) sia riguardo alle diverse fasce d’età. Tutte sono in diminuzione, ad eccezione di un piccolo aumento nella fascia degli ultrasessantacinquenni, che fa segnare 6,39 per mille contro 5,98 della settimana scorsa.
“Il monitoraggio continua – dichiara l’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin – e valuteremo nei prossimi giorni se si possa dire che è iniziata la fase discendente. Il nostro sistema sanitario complessivo sta reggendo bene l’urto della malattia, che peraltro i nostri tecnici ci dicono essere in linea con le stagioni influenzali pre-pandemiche. Non sta quindi accadendo nulla di eccezionale rispetto agli anni passati”.
Riguardo alle fasce d’età, quella tra zero e 4 anni scende al 29,67 per mille rispetto al 47,16 della scorsa settimana; 8,77 per mille si registra nella fascia tra 5 e 14 anni, contro 15,86 precedente; nella fascia tra 15 e 64 anni l’incidenza scende all’11,72 dal 13,8; in controtendenza, con una lieve crescita, l’incidenza tra chi ha più di 65 anni, con 6,39 per mille contro 5,98 della scorsa settimana.
Secondo i tecnici della Regione, la situazione in Veneto non si discosta troppo dal dato nazionale (17,5 per mille): nell’ultima settimana monitorata del 2023 l’incidenza era al 14,48 per mille abitanti; oggi è all’11,23 per mille. Il Veneto ha anche attivato, con il supporto operativo di Azienda Zero, un ulteriore sistema di monitoraggio sentinella degli accessi in Pronto Soccorso per motivi respiratori (tosse/dispnea; febbre/patologie respiratorie). Il sistema ha mostrato un aumento di circa il 10% nelle ultime settimane di dicembre rispetto al trend storico pre pandemico. “La circolazione di più virus – dicono gli esperti – incluso il Covid e il virus respiratorio sinciziale, potrebbe essere la causa di questo aumento”.
Le dosi di vaccino sinora somministrate sono 850 mila, in linea con le scorse stagioni e la copertura vaccinale degli over 65 è attualmente del 50%. “Ogni anno – precisano alla Direzione Prevenzione – purtroppo l’influenza causa decessi in tutto il mondo che, in genere, interessano persone già fragili per malattie concomitanti o per età anagrafica. A livello nazionale i dati della sorveglianza dei casi gravi (Sari) fino a questo momento non presentano anomalie rispetto al periodo prepandemico”.
Gabriele Silvestri