Epidemia in Veneto, si apre la quarta settimana dai primi contagi: quasi 2.500 casi
Permane il segno “più” come denominatore comune, per ora e si spero non ancora a lungo, sui dai giornalieri del report diffuso quotidianamente dalla Regione Veneto. Sono saliti a 2.473 gli affetti dal virus covid-19, in aumento di 301 unità (+18,85%, trend percentuale in lieve calo) rispetto all’analogo bollettino emesso all’alba di domenica e con un +227 rispetto all’ultimo disponibile, alle ore 17 di ieri. I dati degli ultimi giorni rivelano un andamento costante, in termini di contenimento, vale a dire nessuna pericolosa impennata come temuto a distanza di una settimana dal primo week del decreto dell’8 marzo 2020 ma, parimenti, non c’è ancora l’attesa significativa frenata alla diffusione del contagio.
Nel territorio vicentino dopo un andamento lento nei primi giorni della scorsa settimana il numero dei soggetti positivi al tampone è in salita, in linea con le altre province Padova, Verona e Treviso: in totale sono 287 i test che hanno accertato la presenza dei coronavirus nei campioni analalizzati per contro delle due Ulss vicentine.
Tra questi sono 74 i ricoverati negli ospedali di Vicenza (36, di cui 17 in terapia intensiva), Bassano (13 con un paziente in ventilazione assistita), Santorso (11), e Asiago (14). Nel polo dell’Ovest Vicentino, l’ospedale Cazzavillan di Arzignano, nessuna persona affetta dal virus asiatico risulta ricoverata. Da ricordare infine il numero dei decessi avvenuti nel territorio berico, 3 di cui una sola vittima risulta vicentina, e quello delle persone dimesse in buono stato di salute: 16.