Maxi albergo di lusso a Passo Giau (Patrimonio Unesco): no da Cai Veneto e ambientalisti

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Passo Giau (foto collesantalucia.eu)

Una nuovo mega albergo da 40 mila metri cubi, 24 dei quali fuori terra. E’ la spada di Damocle che, in ossequio al Dio-turismo, incombe su uno dei Passi dolomitici più amati da escursionisti, ciclisti e motociclisti: Passo Giau.

Il valico alpino delle Dolomiti nel bellunese, posto a 2.236 metri di quota fra le valli Boite e Cordevole, mette in comunicazione i comuni di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore con Cortina d’Ampezzo ed è una vera perla per gli amanti di un’area dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco. Si tratta infatti di uno dei passi più panoramici e tra i più elevati delle Dolomiti, da cui si scorgono le vette più belle. I suoi tornanti richiamano ogni anno migliaia di appassionati ciclisti e motociclisti, che ripercorrono queste curve meta anche del Giro d’Italia.

Negli ultimi giorni si è diffusa la notizia che qui potrebbe sorgere un imponente intervento urbanistico che sembra dare il via a quelle che sono già state definite “le Olimpiadi del mattone”. A proporre l’intervento, che al momento sembra ancora avvolto da un certo alone di mistero, la società russa Tsara Holding Limited, che sarebbe allo stesso tempo proponente e finanziatrice dell’albergo di gran lusso a 5 stelle. Come riporta Il Fatto Quotidiano, il nuovo complesso sarebbe stato fatto passare per “Progetto Turistico Strategico di interesse regionale, disciplinato dalla Legge Regionale 11/2013″ e sarebbe ora al vaglio del piccolo Comune di Colle Santa Lucia (poco più di 300 abitanti), allettato dall’idea dei posti di lavoro (per un centinaio di persone) e dal collegamento con il paese con una navetta.

Un progetto sul quale ora piambo il “No” deciso del Comitato Direttivo Regionale del Cai (Il Club Alpino Italiano) insieme alla Commissione Interregionale Tutela Ambiente Montano Veneto Friulano Giuliana. Entrambi gli enti, infatti, si oppongono con forza al progetto, insieme alle associazioni ambientaliste (Mountain Wilderness, Wwf, Comitato Peraltrestrade Dolomiti, Gruppo Promotore Parco del Cadore), a Italia Nostra e Europa Verde.

La struttura sorgerebbe dove attualmente c’è l’hotel “Enrosadira” e dovrebbe essere concluso entro il 2026, in occasione delle Olimpiadi invernali che si terranno a Cortina d’Ampezzo. Attualmente sul posto sorge un rifugio-albergo di 17 stanze, chiuso da dieci anni.

“La realizzazione del nuovo comprensorio immobiliare – afferma il Cai regionale in una nota – eserciterebbe un impatto devastante sulla zona “Pelmo-Croda da Lago” delle Dolomiti, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il passo Giau è parte integrante di questo territorio e, nello specifico, l’intervento edilizio in oggetto si localizza nei pressi dell’area buffer del Sistema 1, recando potenziali danni al paesaggio e all’integrità del sito”.

“Siamo convinti – aggiunge il presidente Renato Frigo – che il nuovo albergo a 5 stelle sia del tutto inutile, tenendo conto che passo Giau è a poca distanza da località turistiche, molto rinomate e frequentate, quali Cortina d’Ampezzo e Val Badia”. Per questo il Cai si è riservato di intraprendere “tutte le azioni necessarie presso gli enti pubblici preposti
alla tutela del territorio, invitandoli ad una rigorosa valutazione dell’ipotesi progettuale”.