Minori non accompagnati, dato esploso anche in Veneto nel 2022. Ma i tutori volontari non mancano
“Minori stranieri senza tutori: caccia ai volontari”. Intitolava così un paio di giorni or sono il Corriere della Sera un articolo di Chiara Daina che, prendendo spunto dalla situazione particolarmente critica della Lombardia, con 2.800 circa minori non accompagnati su un totale di circa 15.600 ospitati in Italia ma con soli 363 tutori lombardi attivi, denuncia la difficoltà nazionale.
In Italia insomma è difficile garantire quanto previsto dalla legge 47 del 2017, che ha introdotto la figura del tutore volontario, chiamato ad affiancare appunto i minori stranieri che arrivano nel nostro Paese.
Nel Veneto lo scenario però si discosta, e non di poco, rispetto alla Lombardia. Lo spiega l’avvocato Mario Caramel, Garante regionale dei diritti della persona: «I tutori volontari attivi in regione al 31 dicembre dello scorso anno erano 680 a fronte di 457 richieste da parte delle autorità giudiziarie, delle quali 406 dal Tribunale per i Minorenni e 51 dai Tribunali Ordinari».
La legge 47/2017 incarica l’Autorità Garante regionale di mettere a disposizione delle autorità giudiziarie un elenco di volontari disponibili ad assumere la tutela dei minori stranieri non accompagnati al momento dell’entrata in vigore della legge.
«La nostra Regione – spiega Caramel – disponeva già di un modello efficace e consolidato di formazione dei tutori volontari, ai quali viene offerta inoltre formazione continua oltre al supporto nell’esercizio della loro funzione. Attualmente il 75% dei volontari è di genere femminile. Le volontarie e i volontari risiedono in maggioranza nelle provincie di Padova, Venezia e Verona e rientrano nella fascia di età tra i 40 e i 60 anni. Non marginale poi la presenza di pensionati che dedicano il loro tempo a questa esperienza. Inoltre, è attiva una stretta collaborazione con i Comuni e le Aziende Ulss del Veneto per la sensibilizzazione del progetto della tutela volontaria e per la formazione degli aspiranti tutori».
In Veneto i referenti territoriali, indicati dalle Ulss e o dai Comuni, affiancano l’ufficio per l’abbinamento fra tutore e minore e per il supporto all’esercizio delle loro funzioni. «Infine, si è recentemente concluso un corso di formazione on line realizzato a livello regionale veneto, che ha coinvolto 200 partecipanti. A seguito di un colloquio le persone interessate potranno richiedere di essere inserite tra le risorse disponibili» aggiunge il Garante regionale.
Che poi spiega: «Nel corso dei primi sette mesi di quest’anno abbiamo registrato un aumento esponenziale rispetto al 2021. Al 31 luglio di quest’anno, complice anche il conflitto in Ucraina, l’Ufficio del Garante dei diritti della persona ha proposto all’autorità giudiziaria 378 nominativi di tutori volontari disponibili ad assumere la tutela di bambini e adolescenti, quando erano state 178 le richieste registrate al 31 luglio 2021. Questo aumento trova riscontro anche nei dati presentati mensilmente dalla Direzione generale dell’immigrazione e delle Politiche di integrazione del ministero dell’Interno: al 30 giugno 2022 i minori stranieri non accompagnati presenti in Veneto erano 760, pari al 4,9 % del dato nazionale, rispetto ai 204 del 30 giugno 2021, pari al 2,6 % del precedente dato nazionale. Abbiamo dunque più che raddoppiato il numero di minori non accompagnati, ma grazie alla sensibilità dei nostri concittadini, che dedicano il loro tempo libero gratuitamente a questa preziosa attività di cittadinanza attiva, siamo in grado di fronteggiare la domanda che è per altro, a livello nazionale, in crescita già da tempo: lo scorso anno, nel 2021, si era registrato un incremento del 55 per cento rispetto al 2020 su base nazionale ed ora la guerra in Ucraina sta aggravando ulteriormente lo scenario in cui ci troviamo ad agire».