Montagne venete, appello alla prudenza. Soccorso alpino: “raddoppiare” l’attenzione
Il pericolo per gli escursionisti (anche esperti) che si avventurano su altitudini elevate di media e alta montagna è doppio: il ghiaccio con “effetto saponato” a causa delle neve che si discioglie nelle ore di sole, che si abbina alle lastre solide altrettanto scivolose nelle zone d’ombra e all’abbassarsi delle temperature.
A lanciare un “avviso ai naviganti” dei monti del Veneto, in vista di un week end di zona gialla che nelle premesse sembra già attirare fiumi di gente sulle Prealpi, è il Soccorso Alpino del Veneto, che si prepara pur facendo gli scongiuri a un lavoro straordinario nei prossimi giorni. Un appello alla prudenza, ma anche ad attrezzarsi in maniera adeguata al fine di prevenire inconvenienti che portano a mettere a rischio l’incolumità propria ma anche quella altrui.
“Attenzione doppia in questi giorni in montagna – così si apre il messaggio diffuso venerdì mattina attraverso l’ufficio comunicazione del Cnasa -: di primo mattino il ghiaccio ricopre tutte le superfici, per lasciare il posto a neve sciolta e saponosa nelle ore più calde. In entrambi i casi il rischio di scivolata è molto alto. Consigliamo di indossare catenelle e/o ramponcini e dispositivi similari adattabili a tutte le calzature, solo su strade pianeggianti o con lieve pendenza. In tutti gli altri tipi di terreno, è necessario utilizzare esclusivamente ramponi, abbinati ad opportuni scarponi, fissati e bloccati a dovere. A quote elevate, su percorsi più impegnativi, è d’obbligo conoscere le tecniche alpinistiche e la movimentazione in ambiente invernale e ghiacciato, con l’uso abbinato di piccozza e ramponi”.
Indicazioni e con sigli utili da adottare, a seconda del tipo di percorso prescelto, delle pendenze e delle condizioni meteo, non proprio favorevoli come in premessa in vista dela fine settimana. “Su neve sciolta i bastoncini aiutano nel mantenere l’equilibrio durante la camminata, ma non bastano a proteggere da eventuali cadute. Cercate di posizionare sempre bene i piedi prima di avanzare lungo il percorso e non distraetevi. Lo scialpinismo su ripide pendenze gelate richiede massima attenzione ed esperienza, sia nelle tecniche di progressione in salita, che durante la discesa. L’invito è alla prudenza in tutte le situazioni”.
Un maxi-lavoro prevedibile visto l’alto afflusso per i soccorritori delle stazioni vicentine e venete, anche se in realtà già nel corso della settimana uscente si sono presentate molteplici chiamate al 118 con richiesta di supporto in quota e anche di recupero di persone in difficoltà in tutta la regione. Per quanto riguarda la provincia vicentina, l’ultima emergenza risale solo a ieri sui monti sopra Recoaro Terme, quando madre e figlio di Schio sono stati prelevati da un mezzo di elisoccorso e trasportati in ospedale a Santorso, dopo una scivolata su un pendio innevato.