Nonno Gino balla per Kevin: “So che ti rivedrò presto e sarà bellissimo”
Difficile non avere il cuore straziato quando sai che la bara che ha fatto capolino in una piazza stracolma di gente davanti la Chiesa Parrocchiale di Salvatronda, a Castelfranco Veneto, è quella di un adolescente strappato alla vita appena quindicenne. Impossibile se in quella bara c’è tuo figlio o tuo nipote: ma nonno Gino ha trovato la forza per un ultimo ballo con quel ragazzo amato sin dal primo sguardo.
Scene difficili da cancellare quelle di oggi, nella provincia di Treviso, dove si sono celebrati i funerali di Kevin Gentilin, studente quindicenne spirato venerdì scorso dopo un violento scontro frontale con un’auto mentre si stava recando a scuola. Inutili i soccorsi: Kevin , sbalzato dalla sua adorata vespa, è morto sul colpo. A pezzi anche il conducente delle Fiat Bravo responsabile del sinistro, incapace di realizzare quanto accaduto: per lui l’accusa è quello di omicidio stradale. Ma oggi non era il tempo delle accuse o delle dita puntate contro.
Solo lacrime e ricordi tra la folla presente, ricordi bellissimi sfociati nel ballo liberatorio di nonno Gino, una passione per la musica techno condivisa con Kevin ed una nuova esistenza la sua, proprio grazie a quel nipotino ora vivo in fondo al cuore, là dove nessuno potrà mai arrivare: “Ciao Kevin. Vivere, vivere! La sofferenza immane che provo non la auguro a nessuno. Grazie dei tantissimi momenti di gioia e di felicità che mi hai regalato in questi 15 anni. Sei volato in cielo in una dimensione a me sconosciuta: non è giusto che il nonno sopravviva al suo nipote. Ma questa era la tua missione da compiere: solo tu, la tua anima, il tuo spirito conosce la risposta. A me resta il dubbio il perché di tanta immane tragedia. Grazie che mi hai fatto tornare bambino in discoteca col ballo, nel lavoro e nella vita”.