Palpeggiava le pazienti in pronto soccorso a Cittadella: arrestato un infermiere vicentino
Si è visto scattare le manette ai polsi un infermiere di 39 anni, operativo fino a pochi giorni fa nel pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella e residente nel Vicentino, con l’accusa di aver molestato più pazienti bisognose di cure. Almeno 4, secondo le prime indiscrezioni che trapelano dalle indagini. A darne notizia nella giornata di ieri è stata Rai News insieme ad altre emittenti e testate padovane.
L’operatore sanitario con almeno una quindicina anni di lavoro alle spalle si trova ora in una cella del carcere circondariale Due Palazzi di Padova. Avrebbe palpeggiato delle utenti di sesso femminile, approfittando del suo ruolo, configurando le ipotesi di reato di violenza sessuale aggravata e plurima.
Già da circa 6 mesi si stava indagando sul suo conto dopo che le denunce riguardo ad atti illeciti perpetrati nell’ospedale padovano si erano moltiplicate. La prima risale al giugno del 2022, a distanza di circa un anno e mezzo dall’assunzione. Le generalità dell’uomo, che vivrebbe nel Bassanese, non sono state rese note per il momento dai carabinieri incaricati di raccogliere le prove da sottoporre al procuratore che ha attivato l’inchiesta, arrivando fino all’ordine di custodia cautelare emesso ieri mattina e subito reso esecutivo dalle forze dell’ordine. L’operatore sanitario è stato prelevato direttamente sul posto di lavoro, dunque in ospedale.
Impiegato nel nosocomio della città murata da circa due anni, da qualche tempo era stato dirottato dall’azienda sanitaria Ulss 6 Euganea verso mansioni generiche non più a contatto diretto con utenti a rischio. Sembra che il numero di vittime di diverse forme di attenzioni morbose e violenza – per ora 4 – sia destinato ad aumentare, secondo sospetti fondati. Si tratta infatti di donne, di età diversa che, nelle fasi di ricovero e cura in pronto soccorso a Cittadella, erano coscienti o parzialmente coscienti, in condizioni di salute comunque tali da rendersi comunque conto e ricordando quindi le “manovre” inopportune fino a sconfinare nello scabroso da parte dell’infermerie tutt’altro che integerrimo. Inoltre, qualcuna tra le pazienti molestate potrebbe non aver trovato il coraggio di denunciare. Almeno fino ad oggi, all’emergere dell’inchiesta in corso.
Nella fasi di accertamenti precedenti all’arresto del 39enne, infine, sono state acquisite le testimonianze del personale sanitario che ha condiviso luoghi e turni di lavoro in ospedale con l’infermiere sotto indagini. Anche su questo capitolo, quindi, sarebbero emerse altre conferme di un comportamento illecito oltre squallido da parte dell’uomo, sul quale risulta attivo anche un procedimento disciplinare interno avviato dall’azienda ospedaliera Euganea.